(ANSA) - PALERMO, 17 GIU - A cento anni dalla nascita sarà
ricordata, tra Palermo e Trappeto, la figura di Danilo Dolci,
l'attivista della non violenza che fu protagonista nella Sicilia
occidentale di memorabili lotte sociali. Alcune associazioni che
si richiamano alla sua esperienza hanno organizzato il festival
"Palpitare di nessi".
Molte iniziative del sociologo triestino, giunto in Sicilia
nel 1952 e morto il 30 dicembre 1997, ebbero una forte risonanza
politica come le denunce sui ritardi nella ricostruzione del
Belice dopo il terremoto del 1968, sulle condizioni di povertà
diffusa, sulle collusioni tra mafia e politica, sul diritto al
lavoro. Nel 1956 Dolci era stato arrestato con altre 26 persone
tra braccianti e sindacalisti che partecipavano allo "sciopero
alla rovescia" nella Trazzera vecchia, una strada delle
campagne di Partinico abbandonata all'incuria che i contadini
percorrevano per recarsi al lavoro. Al commissario di polizia
inviato a sedare la protesta, Dolci disse che il lavoro non è
solo un diritto ma un dovere tutelato dall'articolo 4 della
Costituzione. Dolci, difeso da Piero Calamandrei, fu poi
condannato a un mese e 20 giorni per abusiva conduzione di
lavoro su suolo pubblico. Nel 1970 la polizia intervenne per
chiudere un'emittente improvvisata, la "Radio dei poveri
cristi", dalla quale il sociologo lanciava i suoi messaggi per
lo sviluppo di un territorio abbandonato.
Il momento centrale del centenario dell'apostolo della non
violenza, come venne definito, si terrà il 26 giugno a palazzo
Steri con un convegno sui temi cari a Dolci al quale
parteciperanno intellettuali e docenti universitari. Dal 27 il
Borgo di Trappeto ospiterà gli altri eventi del programma:
spettacoli, concerti, rappresentazioni teatrali. (ANSA).
Danilo Dolci, i cento anni del "profeta della non violenza"
Un festival di cinque giorni in ricordo del sociologo