Cultura

Parigi è sempre Parigi, guida in 20 storie di Stefano Montefiori

Esce il 12 luglio per Solferino Libri

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 03 LUG - STEFANO MONTEFIORI, PARIGI È SEMPRE PARIGI. GUIDA IN 20 STORIE ALLA NUOVA METROPOLI (SOLFERINO LIBRI, PP 240, EURO 17,50). Tra politica, società e costume, Stefano Montefiori racconta le ossessioni di un popolo attratto dal progresso ma perennemente affascinato dalla tradizione in Parigi è sempre Parigi, guida in 20 storie alla nuova metropoli, in libreria il 12 luglio per Solferino Libri.
    Parigi è sempre Parigi, recitavano Marcello Mastroianni e Lucia Bosè in un film di tanti anni fa, diventato poi un modo di dire arrivato fino ai nostri giorni. Ma com'è Parigi, per davvero, ora che le novità politiche e i Giochi olimpici la riportano al centro dell'attenzione? La risposta è in questo mosaico di storie, strade, persone e personaggi, una guida "arbitraria", per usare parole dell'autore, "un racconto della città e della società francese del 2024".
    In questa guida sentimentale e alternativa da mettere in valigia o da leggere restando a casa ci sono i luoghi cari a Montefiori che a Parigi vive da anni come corrispondente del Corriere della Sera.
    Nel libro, oltre a storie e posti spesso assenti nei percorsi turistici, anche la frattura della società francese, la divisione tra classi, il problema delle élite, le banlieue, snodi fondamentali per capire le questioni politiche e gli stravolgimenti delle ultime settimane.
    Dall'Eliseo del presidente alla Versailles dei sovrani e della musica French Touch, dai quartieri del centro alle difficili banlieue, teatro di esperimenti sociali e di un'integrazione mai riuscita, l'autore ci porta anche alla triangolare place Dauphine, che i surrealisti definivano "il sesso di Parigi" e alla città sotterranea, per lo più proibita eppure frequentata da una comunità di fuorilegge che si cala di nascosto dai tombini. E poi il Villaggio olimpico in vista di Paris 2024, la Chinatown di Houellebecq, la casa-museo di Serge Gainsbourg e Jane Birkin e l'esperienza libertina, ma al contempo tremendamente borghese, di una notte al club Les Chandelles.
    (ANSA).
   

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