Cultura

Il podcast Splende e splenderà a un anno da morte Michela Murgia

Su Storytel dal 24 luglio, di Carolina Capria e Silvia Grasso

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 22 LUG - A un anno dalla morte di Michela Murgia, avvenuta il 10 agosto 2023, arriva in esclusiva su Storytel, da mercoledì 24 luglio, il podcast Splende e splenderà sulla vita e le opere dell'autrice di Accabadora, di Carolina Capria, autrice per la tv e scrittrice di libri per ragazzi e Silvia Grasso, autrice e filosofa femminista.
    "A distanza di un anno dalla sua morte - raccontano Capria e Grasso - possiamo affermare senza alcun dubbio che l'eredità che Michela Murgia ci ha lasciato continua a fiorire. Incontri, reading, celebrazioni, spettacoli teatrali: sono centinaia gli eventi sparsi per tutta la penisola e nati per celebrare la scrittrice sarda e il suo immenso lavoro di intellettuale. In questo podcast abbiamo cercato di riversare tutta la stima e la gratitudine che proviamo nei confronti di Michela Murgia".
    Nei sei episodi del podcast originale Storytel, le autrici tracciano una mappa dell'opera di Murgia per cercare di conoscere ancora meglio la voce della scrittrice che giorno dopo giorno è riuscita a creare una comunità che si è fatta carico del suo ricordo. "La mia anima non ha mai desiderato generare né gente né libri mansueti, compiacenti, accondiscendenti. Fate casino" ha detto Michela Murgia. Ed "è da questa frase che vogliamo partire per iniziare il lungo viaggio che ci porterà a conoscere più da vicino la vita e le opere di una grandissima scrittrice che ci ha lasciato troppo presto, ma che continua a far parte delle nostre giornate" dicono Capria e Grasso.
    Nel primo episodio, M come Maestra, vengono ripercorse le fasi della vita di Michela attraverso il suo lavoro, "da dove è partita e come è arrivata a essere ciò che è ancora oggi, una guida" spiegano le autrici del podcast. Nel secondo episodio, Lingua madre, si parla del legame tra linguaggio e identità. Nel terzo, Fillus de anima, viene ripresa la prima frase del secondo romanzo della Murgia, Accabadora, Premio Campiello 2010, per raccontare la maternità e la filiazione d'anima fino al concetto di famiglia queer. Nel quarto, Dire con il corpo, viene raccontato come il corpo sia sempre stato per Michela Murgia un mezzo per raccontarsi. Nel quinto, Morgane, le autrici si soffermano su come la scrittrice abbia sempre incoraggiato le donne alla ribellione e nel sesto e ultimo episodio, Fate casino si riflette su cosa ci ha lasciato Michela Murgia e sul ruolo che hanno gli intellettuali. (ANSA).
   

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