Cultura

Margherita Lollini racconta l'eccidio di Sant'Anna di Stazzema

Il 12 agosto 1944 la strage nazifascista che uccise 560 civili

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 01 AGO - MARGHERITA LOLLINI, LA MONTAGNA DI FUOCO (MINERVA EDIZIONI, PP. 288, EURO 18) "Mi chiamo Angelo Pieri e ho scritto un diario. L'ho scritto perché le mie parole erano troppo dolorose per essere pronunciate a voce. E io, infine, ho deciso di assecondarle e lasciarle uscire: di liberarle, una volta per tutte". Il taccuino di un padre ritrovato in un comò, da una figlia, è la fonte di questo libro di Margherita Lollini, impegnata nella scrittura di memoria: La montagna di fuoco, romanzo storico edito dalla bolognese Minerva Edizioni, racconta la vicenda vera di Angelo Pieri, sopravvissuto alla strage nazifascista di Sant'Anna di Stazzema, avvenuta ottant'anni fa, il 12 agosto 1944, e nella quale furono uccisi 560 civili.
    Le rappresaglie dell'esercito tedesco arrivarono anche nel paese alle pendici delle Alpi Apuane, che all'epoca si poteva raggiungere solo attraverso sentieri secondari e mulattiere. E trasformarono in poche ore la verde vallata che accoglieva il piccolo centro in una montagna di fuoco. Angelo perse la moglie, due figli, la madre e la sorella. Lui si salvò perché in quel periodo si trovava altrove: stava lavorando come cameriere presso una famiglia, prima a Firenze, poi a Livorno, Putignano, Montepulciano e infine a Serravalle. Angelo scoprì della morte dei suoi cari soltanto mesi dopo, quando a Serravalle ricevette la visita di un cugino che lo informò dell'accaduto.
    Fra le altre pubblicazioni di Margherita Lollini Io, sopravvissuto di Marzabotto. Storia di un uomo, storia di una strage (Longanesi). (ANSA).
   

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