Cultura

Mazza, alla Buchmesse la nostra squadra sarà variegata e plurale

Commissario a Rainews24, la cultura deve creare accordo e intesa

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 03 SET - "Tanti autori, tantissimi incontri, occasioni di confronto e dibattito con una bella squadra nutrita, variegata, plurale e questa è la cosa a cui tengo di più". Lo ha detto, al di là delle polemiche, il commissario straordinario del governo Mauro Mazza nel giorno in cui è stato reso noto il programma dell'Italia Ospite d'Onore alla Buchmesse, oggi pomeriggio a Filo diretto su Rainews24.
    Mazza ha anche sottolineato: "Il motto che ci accompagna, ormai da un anno, è La cultura che unisce: laddove la politica, talvolta anche le armi purtroppo contrappongono e creano scontri, la cultura deve caricarsi del dovere di creare condizioni di dibattito, se possibile di accordo e di intesa. Se non è possibile si resta sulle rispettive posizioni ma con un grande rispetto reciproco. Questa è la cultura che unisce come la impostiamo noi". Quanto ai nomi degli autori e delle autrici che ci saranno, "si rischia di dimenticarne qualcuno. Ci saranno Carlo Rovelli, Susanna Tamaro e Stefano Zecchi. I tre assolo, che avranno spazio adeguato nel nostro padiglione saranno con protagonisti Claudio Magris, Alessandro Baricco e Dacia Maraini, tre numeri uno che meritano l'attenzione e la curiosità e l'ascolto della platea più grande, quella europea. Sarà un bel momento, impegnativo ma molto bello" ha detto Mazza.
    Dall'Italia Ospite d'Onore alla Buchmesse, l'ultima volta era stato nel 1988, ci dobbiamo aspettare "di tutto di più perché è un lavoro di oltre un anno fatto insieme all'Associazione Editori. Avremo più di 100 autori, cinque giorni molto intensi, dal 16 al 20 ottobre a Francoforte" ha spiegato il commissario straordinario.
    "La grande piazza Italia su cui sta lavorando l'architetto Boeri con il suo staff sono 2.300 metri quadrati che saranno in quei giorni la nostra casa, la casa dell'Italia Paese Ospite d'Onore" ha aggiunto.
    Del contributo che i nostri scrittori saranno in grado di offrire al resto del panorama editoriale nel mondo, Mazza ha ricordato "la nostra impostazione, il nostro titolo le Radici nel futuro. È come dire il presente ha la funzione importantissima di farsi carico del meglio del passato, di filtrarlo e proiettarsi nel futuro. Noi siamo famosi nel mondo per la nostra creatività, la nostra fantasia, il nostro genio italiano e i nostri scrittori hanno dimostrato di annunciare questo nostro andare verso il futuro. Lo faremo in modo corale a più voci". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it