(dell'inviata Mauretta Capuano)
(ANSA) - MANTOVA, 04 SET - Che cosa sarebbe successo se un
certo evento fosse andato in un altro modo? Se Napoleone avesse
vinto a Waterloo o se Gesù non fosse stato crocifisso, come
sarebbe andata la storia? L'ucronia, dal greco ou-chronos, che
non è in nessun tempo, riflette su questo. Un tema che ha
affascinato ed affascina Emmanuel Carrere che al tema ha
dedicato la sua tesi di laurea. Da un estratto è nato un libro
che 35 anni dopo averlo scritto esce in Italia per Adelphi nella
traduzione di Federica Di Lella e Giuseppe Girimonti Greco.
"Per me è una cosa molto divertente. Questo libro che ho
scritto moltissimo tempo fa sta avendo una seconda vita con
questa edizione italiana e questo è molto interessante.
Trentacinque anni dopo averlo scritto l'argomento che affronto
in Ucronia resta tuttavia molto attuale", dice lo scrittore al
suo arrivo al Festivaletteratura di Mantova che si apre il 4
settembre con Carrere tra i big della letteratura più attesi.
Se pensiamo alle possibili ucronie del presente: che cosa
sarebbe successo se quel proiettile che è stato sparato su
Donald Trump fosse andato un centimetro più di lato? "Credo sia
un pensiero che abbiamo fatto tutti. È la caratteristica degli
eventi potenzialmente epocali o storici. Ma voglio sperare che
potremmo sbarazzarci di Donald Trump senza dover fare
affidamento su una pallottola", afferma Carrere disponibile e
sorridente più del solito. "Se effettivamente Trump fosse
rimasto ucciso ci sarebbe stato probabilmente un caos ancora
più tremendo, senza precedenti, con tutti gli adepti convinti
che il loro dio era stato assassinato", spiega lo scrittore che
sta lavorando a un nuovo libro.
"Sarà sulla storia della mia famiglia. Entrambi i miei
genitori sono morti nell'anno appena passato, erano tutti e due
molto anziani. Mi trovo in un momento della vita in cui mi
sembra naturale volgere lo sguardo a ciò che mi ha preceduto",
anticipa all'ANSA. Ucronia "descrive e racconta delle storie che
hanno come caratteristica specifica quella di non essere mai
esistite, di non avere avuto l'opportunità di esistere",
racconta.
"La cosa vera è che è iniziato tutto come una sorta di gioco
quasi vano, senza conseguenze, molto seducente dal punto di
vista intellettuale, che si è ritrovato ad avere una strana
attualità perché siamo di fatto circondati da verità
alternative, i famosi alternative facts citati da Donald Trump.
L'ucronia è ancora tra noi", sottolinea Carrere.
Dalla prima edizione, uscita in Francia nel 1986, anno in cui
è apparso anche I baffi, "non è stato cambiato nulla in Ucronia
e in generale non sono un partigiano dell'apportare cambiamenti
ai libri quando vengono rieditati. O non si cambia nulla o si
cambia tutto". In questo gioco delle congetture che segue le
linee del tempo Carrere cita il marchese De Sade: "il passato mi
incoraggia, il presente mi galvanizza, il futuro non mi fa
paura".
Termine quasi sconosciuto, coniato nel 1876 dal filosofo
francese Charles Renouvier, l'ucronia perché non ha avuto la
stessa fortuna dell'utopia? "In effetti è curiosa questa cosa
della diversità di successo, anche dal punto di vista
intellettuale. Quando ho scritto il libro non c'era nulla mentre
le biblioteche erano piene di lavori sull'utopia. È vero che era
stato Tommaso Moro a coniare il termine utopia e quindi si può
vantare di un altro tipo di dignità intellettuale. Forse
un'ipotesi è che questi sogni a occhi aperti non hanno alcuna
utilità".
Giornalista oltre che scrittore di culto Carrere fa un elogio
del giornalismo e racconta di aver iniziato a scrivere molto
presto "incoraggiato da una famiglia in cui la lettura era molto
praticata. Ho sempre letto moltissimo, è la mia attività per
eccellenza". "Il giornalismo non lo considero una forma
inferiore o subalterna alla letteratura, ma un genere letterario
a pieno titolo. Lo ho sempre considerato un mezzo molto prezioso
per andare verso l'esterno, per scoprire persone e situazioni
che altrimenti non incontreresti", racconta. Se dovesse fare un
altro lavoro quale sceglierebbe? "Qualche volta mi sono detto
che mi piacerebbe fare un lavoro vero, con qualche utilità
sociale, il medico", dice convinto. (ANSA).
Ucronia di Carrere, se la pallottola avesse ucciso Trump
Lo scrittore a Mantova, lavoro a un libro sulla mia famiglia