Cultura

Libri, quando si emigrava anche per amore

L'America di Irene, ultimo libro della friulana Paola Treppo

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 11 SET - PAOLA TREPPO, 'L'AMERICA DI IRENE.
    STORIA DI UNA FRIULANA DI FRONTIERA' (Chiandetti editore, 140 pagine, 15 euro). Una storia in cui si possono riconoscere, ritrovare e "ricostruire" la maggior parte dei friulani e forse anche degli italiani tra coloro che sono emigrati e chi invece aveva fatto la scelta altrettanto difficile di rimanere, affrontando la miseria e tante tante difficoltà, riuscendo a cavarsela anche grazie alle rimesse di chi la valigia l'aveva fatta e non era più tornato indietro. Come Irene, che in America ci era però andata per amore, e vi era rimasta. E' il libro - di speranze, sogni, voglia di riscatto - "L'America di Irene.
    Storia di una friulana di frontiera", della friulana Paola Treppo.
    Il volume, ispirato alla storia vera di Irene Vittoria Monsutti, è stato presentato all'Istituto italiano di cultura di New York per l'Anno delle radici italiane nel mondo, attraverso Eraple (Ente regionale Acli per problemi lavoratori emigrati).
    "Per tutti coloro che lasciarono la condizione sociale marginale e lo scenario culturale ancora arretrato, per 'tentare la fortuna', mettere a dimora un nuovo albero in un lembo di terra che non era stata promessa da nessuno, lontano, le radici restarono in Friuli, in Italia, là dove erano venuti al mondo", indica Paola Treppo. Che parla di "uno spazio mentale, reale e di affetti che sempre gelosamente custodiranno, che trasmetteranno ai figli, trasformando la Piccola Patria, l'Italia, in luogo mitico, all'origine di tutto". La protagonista del libro è in realtà zia Irene, "l'esuberante zia di Tarcento, la zia d'America", come la definisce Treppo. Classe 1922, Irene Vittoria Monsutti, figlia di contadini, agente immobiliare, nei primi anni '50 conobbe il militare della nascente base Usaf di Aviano (Pordenone) Roy Evert Stephens durante i festeggiamenti di Santa Caterina a Udine. Si innamorarono perdutamente l'uno dell'altra e non si sarebbero più lasciati. Sposatisi a Tarcento nel 1957, Irene e Roy insieme attraversarono Italia del Sud, coste del Mediterraneo e gli immensi spazi del Texas. Un proficuo peregrinare raccontato nelle tante lettere, immortalato in tanti scatti inviati a nonna Regina Felicita da questa parte dell'Atlantico che ha conservato per mezzo secolo cartoline, lettere, foto. L'ultima lettera è del 2 novembre 1974. Irene morirà a 54 anni, il 17 dicembre 1976, pochi mesi dopo il devastante terremoto del Friuli.
    Anche il vicegovernatore e assessore alla cultura del Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil, che scrive un saluto nel libro, ricorda che "ricostruire le proprie radici significa ricostruire la storia di una comunità" ede evoca quel "miraggio", la "moderna conquista dell'America, dove oggi vivono centinaia di migliaia di discendenti di uomini e donne originari del Friuli", tutti animati da un "profondissimo amore che lega ogni cittadino di questa regione ai suoi paesi natii". (ANSA).
   

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