Cultura

Miranda July, nel nuovo romanzo eros e commedia

"A quattro zampe", storia di una over 40 in crisi di mezza età

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 17 SET - MIRANDA JULY, A QUATTRO ZAMPE (FELTRINELLI, PP. 328, EURO 20) La letteratura dell'eros è ricca di intramontabili: dal Delta di Venere di Anaïs Nin all'Amante di Lady Chatterley di D. H.
    Lawrence, dal Tropico del Cancro di Henry Miller a Le età di Lulù di Almudena Grandes. "A quattro zampe" di Miranda July, uscito per Feltrinelli e tradotto da Silvia Rota Sperti, calza a pennello nel filone ardito-lussurioso e ammicca al sociale.
    L'autrice, in fase di stesura, ha intervistato "una serie di donne sui cambiamenti fisici ed emotivi della mezza età", come rivela lei stessa nelle note finali. In un capitolo campeggiano pensieri di donne al traguardo del mezzo secolo e oltre: "Ho messo al mondo 4 persone. Ho fatto la mia parte. Ora il mio corpo è mio perché non può essere di nessun altro", "Tutti gli ormoni che mi spingevano a mostrarmi invitante per procreare sono spariti, sostituiti da ormoni che difendono ferocemente la mia autonomia e libertà".
    Al centro del plot un'americana vicina ai 50, moglie, madre, un lavoro appagante e una certa notorietà, eppure, nonostante un quadretto in apparenza idilliaco, non è soddisfatta: spaventata dal declino incipiente; terrorizzata dal calo del desiderio sessuale. Accende la fantasia tuffandosi in confidenze pepate con le conoscenti più care che la informano, per filo e per segno, delle notti d'amore con i loro partner. Jordi, sposata con una donna, le descrive 'coreografie' così lascive da far arrossire la medesima Jordi che si auto-critica: "Ho pensato che dev'essere proprio orribile da vedere", commenta, tra un sorso e l'altro di milkshake.
    La protagonista del libro è anonima, il nome non viene rivelato ai lettori, però di lei, una pagina via l'altra, si viene a sapere ogni recondito desiderio. Dunque, un bel giorno, per uscire dal tran-tran, s'infila in auto per un liberatorio "coast-to-coast", un po' alla Thelma & Louise. Anche se l'eroina in questione parte in solitaria. L'esperienza di viaggio non sarà drammatica come quella delle due amiche del film di Scott: la lady narrata da Miranda July vivrà un'avventura spinta parecchio comica, perché a New York, meta di viaggio agognata, non ci arriverà mai. Rimarrà tutto il tempo della vacanza in California in uno scialbo motel di Monrovia, a pochi chilometri da casa. A trattenerla lì l'incontro da capogiro, in un'area di servizio, con un aitante ballerino.
    July intinge l'inchiostro nell'ironia e i due, la signora e il giovane adone danzante, escogiteranno un modo inedito e particolare per consumare la passione. La lady, però, a un certo punto, ripiegherà su una vecchia fiamma di lui, una giunonica amante attempata: il loro incontro è una delle scene clou di questa commedia in salsa rosa piccante. (ANSA).
   

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