Cultura

Maggioni, spettri sono questioni irrisolte che presentano conto

La giornalista a Pordenonelegge presenta il suo ultimo libro

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 19 SET - "Quando qualcosa è irrisolto, torna e ti presenta il conto. Ci stiamo lasciando dietro un sacco di questioni irrisolte che non vogliamo guardare in faccia, perché sono troppo complicate da affrontare: quella palestinese è solo una delle tante". Lo ha detto a Pordenonelegge Monica Maggioni presentando "Spettri. Il male che credevamo di esserci lasciati alle spalle" (Longanesi).
    "Gli spettri sono venuti a cercarmi la sera del 7 ottobre.
    Quando abbiamo scoperto il massacro che Hamas aveva compiuto è stato un momento di enorme shock e sorpresa. Ci eravamo illusi che la questione palestinese non ci fosse più, perché da un decennio non se ne parlava. Ma c'era un enorme non detto nascosto sotto al tappeto". Ma "Spettri" è molto di più: i neonazisti americani ed europei, i torturatori iraniani, i 40 mila figli dell'Isis rinchiusi in un campo al confine tra Iraq e Siria. La narrativa neonazista negli Usa, sempre più sdoganata ed entrata nella società, il manifesto dell'attentatore di Ut›ya, lettissimo su internet, o ancora i ministri afghani che hanno trascorso 12 anni a Guantanamo. "Gli spettri non tornano: semplicemente, non se ne sono mai andati" sentenzia Maggioni.
    "Solo lavorando sulla memoria e sulla non negazione possiamo compiere dei passi in avanti".
    La giornalista ha anche dato la propria visione sulle imminenti elezioni statunitensi: "In America nella corsa presidenziale è in gioco il rapporto profondo con le istituzioni nazionali e internazionali. Qualcosa da rispettare e su cui investire da un lato, o invece da disprezzare, legittimando spaccature e conflitti, in una dinamica poco più che personale dall'altro". Sulla questione palestinese, invece, Maggioni è una ferma sostenitrice della teoria dei due popoli e due stati.
    (ANSA).
   

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