Il Cile piange Antonio Skármeta Vrancic, autore della celebre opera "Il Postino di Neruda", ('Ardiente Paciencia' il titolo originale) tradotta in oltre venti lingue, che ispirò il film di Michael Radford, ultima indimenticabile interpretazione di Massimo Troisi, con un magistrale Philippe Noiret.
A rendere nota la morte dell'eclettico vincitore del Premio nazionale della letteratura del 2014, e parte di quel gruppo di narratori cileni che come Isabel Allende e Roberto Bolano ha ottenuto un riconoscimento internazionale, è stata l'Università del Cile dal suo profilo social, ricordandone "la carriera ispiratrice che ha favorito la lettura e l'amore per i libri".
Col diffondersi della notizia il Paese si è stretto attorno al grande autore, nato ad Antofagasta il 7 novembre 1940, distintosi anche per essere stato ambasciatore del Cile in Germania. Per omaggiarlo, il Senato ha interrotto la sua seduta dedicandogli un minuto di silenzio, mentre il presidente Gabriel Boric in un post su Instagram ha ringraziato Skarmeta "per i racconti, i romanzi e il teatro. Per l'impegno politico (...) Per aver sognato che la neve bruciasse nel Cile", dal titolo di una delle opere più conosciute del narratore ('Soñé que la nieve ardía',) scritta nel 1975 dall'esilio, dopo il colpo di Stato che portò Augusto Pinochet al potere. Alla cerimonia di addio nel Teatro nazionale cileno della capitale, numerose autorità dal mondo della politica a quelle della comunità accademica.
"La sua eredità e il suo impegno per la cultura cilena continueranno a vivere attraverso ciascuna delle sue opere", lo ha salutato il ministero della Cultura. Agli anni dell'esilio, che Skarmeta trascorse soprattutto in Germania, dove si unì a un folto gruppo di intellettuali cileni dando vita ad una ricca esperienza culturale, risale 'Ardiente Paciencia' romanzo che, dopo l'adattamento cinematografico di Radford del 1994, viene ricordata più comunemente come 'Il postino di Neruda'. L'opera è stata adattata per il cinema tre volte, l'ultima nel 2022 su Netflix, con i cileni Vivianne Dietz e Andrew Bargsted nei ruoli principali. Ma nell'immaginario comune, la Isla Negra del romanzo resterà per sempre Procida. E Mario Jimenez, (Mario Ruoppolo nell'adattamento per il grande schermo) il postino che condivide la magia dell'amicizia con Pablo Neruda, avrà per sempre il volto di Troisi.
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