Cultura

A Torino apre Radici, Irvine Welsh nel giorno d'inaugurazione

Tanti ospiti tra politica, filosofia, cinema, libri e musica

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 22 OTT - Apre a Torino la seconda edizione di Radici, il festival dell'identità (coltivata, negata, ritrovata), progetto della Fondazione Circolo dei lettori a cura di Giuseppe Culicchia con il contributo della Regione Piemonte, assessorato regionale all'Emigrazione. Il festival è in programma dal 24 al 27 ottobre, tra il Circolo dei lettori e il Cinema Centrale, con Irvine Welsh nel giorno dell'inaugurazione.
    Tanti ospiti tra politica, filosofia, cinema, libri e musica: Arturo Brachetti, Walter Siti, Federica Manzon con Romana Petri, Tiziano Scarpa, Ernesto Galli della Loggia, Alain de Benoist, Domenico Quirico, Andrea Marcolongo, Margherita Oggero, Marco Tarchi con Antonio Carioti, Pasquale Bruno con Evelina Christillin, Tommaso Pincio, Aldo Ferrari, Idris Abd al-Razzaq Bergia.Il festival è anche cinema: ogni sera, in collaborazione con Aiace Torino, a Radici di Mezzanotte al Cinema Centrale vengono proiettati film che esplorano le vite e i luoghi dei protagonisti del festival. La rassegna inizia con Trainspotting, il potente film diretto da Danny Boyle e ispirato al celebre romanzo di Irvine Welsh (h 24, presentato da Giuseppe Culicchia ed Enrico Verna).
    "Radici torna a interrogarsi sul tema dell'identità e sul nostro rapporto con l'Altro da noi. Quante volte ci succede di constatare come stia progressivamente venendo a mancare la predisposizione all'ascolto e al dialogo? Per questo motivo il festival intende presentare al pubblico voci tra loro assai diverse, ma accomunate dall'idea che sia più che mai necessario tornare a confrontarci, anziché continuare a contrapporci: anche con chi la pensa diversamente da noi" spiega Culicchia.
    "Torna Radici, che con la sua seconda edizione si conferma un evento irrinunciabile perché ci pone anche quest'anno di fronte alle domande più importanti: chi siamo? Dove stiamo andando? Saranno quattro giorni di incontri, scambi, riflessione e interrogativi cui non possiamo né vogliamo sottrarci" afferma Elena Loewenthal, direttrice della Fondazione Circolo dei lettori. (ANSA).
   

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