(ANSA) - ROMA, 13 NOV - DANIELE MORGERA, 'LI CHIAMAVANO I
MAGNIFICI 7. CIRIACO, GERARDO E GLI ALTRI: VERITÀ E LEGGENDE
DELLA DC IRPINA CHE ARRIVÒ A GOVERNARE L'ITALIA' (LA BUSSOLA,
PP.
Il libro parte con un messaggio su WhatsApp della 13enne
Alfonsina, nipote del 70enne Genesio: "non avevo proprio idea di
cosa fosse la politica - scrive - ho capito che non è mai come
sembra, perché ognuno tende a raccontarla a modo suo". E Morgera
sceglie di raccontarla attraverso un dialogo tra generazioni,
così da rendere più fruibile una storia che altrimenti avrebbe
trovato spazio in un saggio.
Protagonisti ed 'eroi' - tra testimonianze, suggestioni,
luoghi ed eventi - Ciriaco De Mita, segretario nazionale dello
scudocrociato e "architrave" del partito - così lo definisce lo
scrittore - e le sette "colonne" su cui poggiava il suo potere:
Gerardo Bianco, Nicola Mancino, Biagio Agnes, Salverino De Vito,
Antonio Aurigemma, Aristide Savignano, Giuseppe Gargani. Nomi a
cui, col passare del tempo, si aggiunsero quelli di Ortensio
Zecchino e, nel Sannio, Clemente Mastella.
"Tu non ci crederai, ma c'è stato un periodo in cui da qui,
da questi paesini della provincia di Avellino, si comandava
l'Italia", spiega il nonno, riferendosi a loro. Uomini che, tra
gli anni '50 e '80 del secolo scorso, riuscirono a portare le
periferie al centro della scena pubblica italiana. Non senza
nostalgia, Morgera ne parla come politici con "il senso del
dovere e del lavoro", "ingegno e voglia di progresso" che hanno
lasciato "autostrade, opere pubbliche, ospedali", ma anche "la
ricostruzione materiale dopo il terremoto, tra eccessi e
palingenesi" e "lo sviluppo industriale".
"Personalità colte e raffinate": così le descrive, nella sua
postfazione, il responsabile di Rai Quirinale, Andrea Covotta.
Appartenenti a un periodo "adesso alle nostre spalle", prosegue,
mentre "il sistema politico corre veloce ed è dominato dalla
quantità e non dalla qualità delle proposte". (ANSA).
La Dc irpina, una storia da 'favola' secondo Daniele Morgera
In 'Li chiamavano i Magnifici 7', il racconto tra anni '50 e '80