Cultura

Andrea Pennacchi presenta a Bologna il suo ultimo libro giallo

Il 18 novembre all'Oratorio di San Filippo Neri

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 15 NOV - L'attore, drammaturgo, regista teatrale e scrittore Andrea Pennachi, conosciuto dal grande pubblico con il soprannome Il Pojana anche grazie al programma televisivo Propaganda Live, del quale è spesso ospite, nel suo ultimo libro, Se la rosa non avesse il suo nome, un giallo edito da Marsilio, fa tornare in scena William Shakespeare come investigatore deciso a fare luce sulla tragedia di Romeo e Giulietta: Pennacchi presenterà il libro all'Oratorio di San Filippo Neri di Bologna, nell'ambito della programmazione curata da Mismaonda con la Fondazione del Monte, il 18 novembre alle 20.30.
    Studioso e grande amante di Shakespeare dai tempi dell'Università, in Se la rosa non avesse il suo nome Pennacchi unisce questa passione al piacere della lettura dei libri gialli e racconti noir e porta per mano il pubblico nella prima indagine del Bardo, vittima e risolutore di quella vicenda d'amore, morte e balconi che conosciamo come Romeo e Giulietta.
    Un esordio dell'attore padovano nel mondo del giallo definito folgorante! William Shakespeare, lasciati momentaneamente moglie e figli nell'amata Inghilterra, è in missione per conto della Corona. La missione è segreta, e lui, che non sa ancora di essere poeta, sbarca nelle terre della Serenissima e si stabilisce a Padova, dove c'è un inglese da trovare e riportare in patria. Padova è il centro della Repubblica di Venezia e della vita intellettuale, politica e mondana: qui un ex soldato, corpulento e agile, Vincenzo Saviolo, accoglie e scorta Sir William nella sua missione segretissima. Tutto procederebbe di cappa e spada come ci si aspetta se il giovane inglese non si trovasse in mezzo a una disputa di potere e d'amore, quella tra i Montecchi e i Capuleti. Romeo e Giulietta si piacciono ma le loro famiglie tutto vorrebbero tranne che un matrimonio. Amor vincit omnia, dicono i latini, ma quello che tacciono è che non vince subito e non vince da solo. Così, quando William Shakespeare viene accusato dell'omicidio di Tebaldo, cugino di Giulietta, la sua missione segreta passa in secondo piano, perché per prima cosa bisogna scappare. (ANSA).
   

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