(di Mauretta Capuano)
(ANSA) - ROMA, 19 NOV - ANTONELLA LATTANZI, CAPIRE IL CUORE
ALTRUI (HARPER COLLINS, PP 171, EURO 18,00)
È il demone del desiderio a muovere ogni azione di Emma
Bovary. Lo mostra bene Antonella Lattanzi nel libro 'Capire il
cuore altrui' con cui ha voluto rendere giustizia a una figura
che viene "relegata a eroina corrotta".
Ossessionata dal romanzo di Gustave Flaubert che ha letto e
riletto e continua a leggere e ogni volta trova un passaggio
diverso che la stupisce, Lattanzi ha deciso di raccontare il suo
rapporto con questo personaggio. "Non ho voluto scrivere un
saggio serioso, ce ne sono tantissimi, ma una narrazione, un
piccolo romanzo. I libri sono pezzi di quello che sei tu" dice
all'ANSA Lattanzi che presenterà il libro il 20 novembre alle
18.00 alla Feltrinelli di Largo Argentina, a Roma, con Giulia
Caminito.
"Emma Bovary è una delle figure meno conosciute dei classici.
Molti pensano di conoscerla. Hanno letto il libro molto giovani
e non lo hanno più ripreso in mano. Madame Bovary soffre del
pregiudizio, del bovarismo. È un romanzo di grande sostanza e
invece si è sedimentata un'idea sbagliata di Emma come di una
donnina inutile. C'è poca voglia di leggerla per questo" spiega
la scrittrice. "Tutto parte da tre righe di cronaca, da uno
stralcio di giornale: una donna che tradisce il marito, sperpera
i suoi soldi e muore. Ma la grande letteratura riesce, grazie
allo stile, alle parole a creare tutto quello che ha fatto
Flaubert con Madame Bovary che è una donna che sfugge a
qualsiasi tipo di definizione. Emma è donna e uomo nello stesso
tempo. Nel finale mostra un coraggio incredibile. C'è un passo
in cui lei non ha più soldi, sta passando da un amante
all'altro, cerca qualcuno che la aiuti a non andare in
fallimento. Passa dal notaio. Lui le propone uno scambio
sessuale e lei dice sono da compiangere, non da vendere e se ne
va. Mentre Anna Karenina è proprio donna. Pensa devo fare la
brava, non mi devo incazzare" sottolinea Lattanzi.
La scrittrice racconta anche aneddoti personali, quando in
famiglia si appartava per leggere il libro, o quando leggeva i
passi preferiti agli amici o ancora quando si è salvata da una
relazione tossica grazie a Madame Bovary. "Sono stata strappata
da una relazione violenta da Emma perché mi ha insegnato che
potevo farcela da sola. Mi ha fatto capire l'importanza delle
bugie e che vale la pena sempre buttarsi e poi devi affrontare
le conseguenze" racconta Lattanzi.
"Quando Emma sceglie di morire non si butta sotto un treno
come Anna Karenina, ma prende una dose di arsenico. Ho scritto
questo libro soprattutto perché vorrei che lo leggessero anche i
ragazzi e le ragazze. È un libro leggero, non è un saggio
pesante. Io sarei stata contenta di avvicinarmi a classici in
questo modo" afferma.
Capire il cuore altrui parla anche, ma non così
approfonditamente, di altre ossessioni della scrittrice, da Anna
Karenina al documentario Deep Water e da Sotto il vulcano di
Malcolm Lowry a Beppe Fenoglio e c'è anche Memoriale di Paolo
Volponi, "un libro poco conosciuto ma potente". "Ho voluto
creare una specie di percorso creativo culturale, narrativo tra
libri, film e documentari che fossero guidati dal desiderio.
Tutta la letteratura si basa su questo, ma in alcuni casi in
forma maggiore. Per parlare di un libro devi parlare di tutto,
Deep Water è la storia di un uomo che ha fatto un'impresa
incredibile, ha vinto una regata intorno al mondo, in teoria per
salvare la sua famiglia dal fallimento economico, in realtà per
un desiderio di riscatto. Il desiderio risucchia come accade a
Geoffrey Firmin in Sotto il vulcano di Malcolm Lowry o in Anna
Karenina di Lev Tolstoj".
In questo progetto di Scrittori che parlano di Scrittori lei
ha scelto di parlare di un personaggio ma si è soffermata anche
sulla biografia di Gustave Flaubert e sul rapporto tra gli
scrittori e le loro opere. "Flaubert è riuscito a entrare nello
spirito di Emma ma era misogino, un po' come a suo modo George
Simenon. L'equazione fra grandi scrittori e grandi persone non
coincide spesso. Flaubert trova la sua vita solo nella
scrittura. Capiva il cuore altrui solo nei libri e forse per
questo è stato un autore così grande. Anche Simenon che amo è
stato un uomo orribile" dice Lattanzi che sta finendo di
scrivere la sceneggiatura del suo romanzo Questo giorno che
incombe con cui ha vinto i Premi Vittorini e Scerbanenco e sta
pensando ai romanzi futuri. (ANSA).
Antonella Lattanzi, 'Emma Bovary e il demone del desiderio'
'Capire il cuore altrui' rende giustizia all'eroina di Flaubert