Cultura

Camilleri tra letteratura, cinema e radio a Più Libri

In vista centenario 2025. Degli Esposti, era il capitano sempre

Redazione Ansa

(di Mauretta Capuano) (ANSA) - ROMA, 08 DIC - Letteratura, cinema, radio e teatro.
    Andrea Camilleri è stato ricordato in un viaggio nelle sue "multiformi scritture" - in vista dei 100 anni dalla nascita, avvenuta il 6 settembre 1925, che si celebreranno nel 2025 - nel giorno di chiusura, l'8 dicembre, della fiera della piccola e media editoria Più libri più liberi.
    L'omaggio, a cura di Sellerio Editore, ha visto letture dal libro di lettere inedite ai genitori, Vi scriverò ancora' pubblicate dalla casa editrice e gli interventi di Carlo Degli Esposti, Marcello Fois, Loredana Lipperini e Lorenzo Pavolini.
    "Della grande avventura di Montalbano in tv è sempre stato Camilleri il protagonista, il capitano della squadra. Era protagonista sia in scena che fuori scena. In 24 anni sono stati 37 i film da 26 romanzi, più 12 dal Giovane Montalbano, più sei film dai romanzi storici e una messa in scena teatrale dal suo Tiresia. Sono stati trasmessi in 60 Paesi per 460 messe in onda in prima serata e tutte hanno vinto" ha ricordato Degli Esposti, il produttore che ha portato sullo schermo le pagine di Camilleri, andate in onda su Rai1.
    Degli Esposti ha raccontato anche il primo incontro: "Il lavoro in tv comincia con la fine del secolo. Andai a trovare Elvira Sellerio a Palermo e mi disse: 'devi comprare i diritti dei primi due libri di Camilleri, morto il 17 luglio 2019. E' nato tutto da lì. In Rai c'erano persone di grandi talento come Sergio Silva inventore della fiction" ricorda Degli Esposti.
    Lipperini sottolinea che "Camilleri credeva nella felicità comune a cui si dovrebbe adoperare la politica" e cita una poesia che lo scrittore aveva dedicato a Silvio Berlusconi.
    "Avremmo bisogno di autori come Camilleri, che usano le parole come lui" ha detto la giornalista e scrittrice. Pavolini ha ripercorso il periodo della radio con 1.300 regie radiofoniche realizzate in pochi anni, gli sceneggiati, le 12 regie di interviste impossibili e il primo radiodramma in esterni. "Camilleri ha partecipato anche al grande rinnovamento tecnologico. Il magma linguistico che lo aveva invaso ha condizionato la lingua che ha reinventato nei suoi romanzi" dice.
    Fois sceglie l'approccio sentimentale e spiega: "Camilleri ha imposto una koiné al mondo. L'augurio che farei a me stesso è di assomigliargli come persona". (ANSA).
   

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