Cultura

Mariella Cerutti, è finita la Torino degli splendori, rinascerà

Il nuovo libro 'Poesie 2003-2024', la prima è dedicata al marito

Redazione Ansa

"Amo molto Torino, è una città che ho sempre amato e stimato. Vivo male questo periodo e soffro perché tutto sembra disfarsi. E' finita una certa Torino, il periodo degli splendori che anch'io ho vissuto". C'è nostalgia nelle parole di Mariella Cerutti che a lungo, con il marito, il notaio Antonio Maria Marocco, ha ricevuto nel salotto della sua bellissima casa, all'ultimo piano del grattacielo di via Pietro Micca a Torino, banchieri, scrittori, intellettuali, da Marella Agnelli alla principessa Margaret, sorella della Regina Elisabetta. "Non so se ci saranno soluzioni, se ci sarà un nuovo periodo di creatività. Ho la speranza che Torino rinasca per altre cose, che trovi una nuova vocazione", spiega Mariella Cerutti che, in quello stesso salotto, presenta il nuovo libro 'Poesie 2003-2024' pubblicato da Interno Poesia Editore. "Un'auto-antologia anomala in cui non c'è una sequenza cronologica di scritti e poesie. Più di vent'anni di attività poetica organizzata tematicamente" spiega Antonio Riccardi, ex direttore letterario di Mondadori e oggi alla guida della casa editrice Sem. I primi tre libri - Nuvole di nulla (2003), La verità del dubbio (2008) e La devozione e lo smarrimento (2012) - sono usciti con Mondadori. Nel nuovo volume ci sono anche molti inediti disposti qua e là secondo il tema. Nelle poesie ci sono le persone che Mariella - autrice anche del romanzo 'Fratelli allo specchio' - ha amato, che oggi non ci sono più ma ricompaiono. La prima, quella che apre il libro, si intitola 'Amore mio' ed è dedicata al marito: "Era un uomo straordinario, meraviglioso. Non ha mai espresso giudizi sulla mia poesia. Ascoltava e mi diceva 'Vai avanti'. Forse pensava che dovevo andare avanti anche senza di lui", spiega commossa Mariella. Nel libro, che ha una postfazione di Vivian Lamarque, c'è un senso di inquietudine, di attesa. C'è la morte immaginata come una bambina. E c'è il luogo del cuore, fonte di ispirazione, la cittadina toscana Cetona, a cui è dedicata una sezione. "A Cetona c'è la solitudine che mi ha permesso di scrivere. E' lì che tornerò per scrivere ancora", spiega. Mariella Cerutti che ha creato il premio letterario biennale "Cetona Verde Poesia".

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