Cultura

In mostra il rapporto tra Giovanni Pascoli e la sorella Ida

Lettere e carte da sabato 21 al museo di San Mauro

Redazione Ansa

(ANSA) - SAN MAURO PASCOLI, 18 DIC - Una mostra documentaria esplora il delicato rapporto tra il poeta Giovanni Pascoli e la sorella Ida: 'Cara Du. Ida Pascoli nelle lettere al fratello', in programma al Museo Casa Pascoli di San Mauro Pascoli (Forlì-Cesena) dal 21 dicembre al 31 maggio, ripercorrerà il legame intercorso tra il poeta e le due sorelle minori, con un'attenzione particolare a una figura ancora poco esplorata ma cruciale della biografia pascoliana, la sorella Ida. La mostra è promossa da Accademia Pascoliana, in collaborazione con l'Amministrazione comunale della cittadina romagnola.
    L'esposizione, tra lettere, carte letterarie, cartoline e telegrammi, ricostruisce passo dopo passo il racconto di quegli anni, finora mai veramente esplorato, e restituisce un quadro più completo del rapporto e del forte legame tra il Poeta e le sorelle. Oltre al materiale epistolare, la mostra espone abiti e accessori di fine Ottocento che impreziosiscono il percorso espositivo, grazie alla collaborazione di Federico Marangoni dell'Università di Pisa (Collezione Marangoni). A illuminare il forte legame che unisce il poeta alle sorelle Ida e Maria si rivela prezioso il Fondo Murari, che conserva le lettere custodite dalle eredi di Ida Pascoli e donato negli anni Novanta all'Accademia Pascoliana di San Mauro. Sono esposti anche materiali provenienti dall'archivio di Castelvecchio di Barga, che si incrociano con quelli conservati a San Mauro, incluso il Fondo Pieretti dell'Associazione Sammauroindustria, anch'esso conservato nel Centro di Documentazione del Patrimonio pascoliano.
    "I carteggi rappresentano una risorsa ricchissima per gli studiosi, perché se è vero che la verità più profonda di un artista risiede nella sua opera - commentano le curatrici - è altrettanto vero che solo lo studio degli epistolari può gettare luce sull'umanità dell'autore, sui suoi rapporti familiari e sociali, sulle sue inquietudini e preoccupazioni pressoché quotidianamente. Ed è indispensabile chiarire che la volontà di ricostruire il nido famigliare fu delle sorelle, non certo del poeta, che aveva altri progetti all'indomani della laurea".
    (ANSA).
   

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