Cultura

Variazioni sul tema, corpi in guerra per la propria identità

Esordio di Martino Giordano su chi cerca un posto nel mondo

Redazione Ansa

(di Marzia Apice) (ANSA) - ROMA, 17 MAR - MARTINO GIORDANO, VARIAZIONI SUL TEMA (Solferino, pp.256, 18 euro). Essere disposti a "cancellarsi", come unica via per continuare a esistere. E poi colpirsi, lì dove fa più male, perché a volte solo il dolore permette di sentirsi ancora vivi. Sono anime e corpi smarriti i protagonisti di "Variazioni sul tema", l'intenso esordio letterario di Martino Giordano, in libreria con Solferino. Un romanzo a tratti spietato, in cui la scrittura del giovane autore palermitano scava nei sentimenti più profondi, anche quelli inconfessabili, fino a mostrarne l'essenza, sfacciatamente, come per rispondere a un'urgenza. La stessa urgenza - di trovare un proprio posto nel mondo, di non sentirsi sbagliati, di non deludere le aspettative degli altri pur riconoscendo l'impossibilità a farlo - che muove i due protagonisti.
    Lidia e Leo sono in guerra contro se stessi e lottano contro corpi che non riconoscono. Sono giovani, talentuosi, ma divorati da una solitudine e da inadeguatezza che non lascia scampo.
    Lidia, che con il suo violoncello è pronta a iniziare una carriera da concertista, cambia strada in modo repentino quando ha davanti l'opportunità di intraprendere un percorso di transizione. Le macerie che lascia dietro di sé sono cumuli di dolore, di smarrimento, di incertezza: gli addii necessari - a Dalila, la sua fidanzata pianista, che con lei condivide l'amore totale per la musica, ai genitori, che l'hanno cresciuta con amore e senza giudizi, alla sua città, quella Palermo piena di contraddizioni e di ferite, ma anche di una bellezza seducente - le permettono di fare un passo in più verso un'identità tutta da conquistare (e accettare). Anche Leo vaga: i suoi passi incerti lo portano a Praga, dove si muove tra sordide camere di motel e locali notturni ambigui e maleodoranti. Sulle spalle e nel cuore la pesantezza di aver fallito, con gli altri e con se stesso, nella convinzione di non meritare più dello squallore che ha intorno. Un bagliore nella sua vita spenta lo porterà Selene, drag queen coltissima e altrettanto sofferente (e il suo alter-ego Lucien) con cui proverà a salvarsi dal baratro della disperazione. Intrecciando le storie di Lidia e di Leo, l'autore trascina il lettore in un viaggio dentro il dolore di corpi rifiutati e abusati, ma anche nella speranza tenace di chi non vuole rinunciare, costi quel che costi, alla propria identità. E la scrittura - a volte indulgente di fronte alla paura dei protagonisti, a volte impietosa, quasi feroce tanto è precisa in ogni minima descrizione - diviene arma potente nel racconto di questo viaggio esistenziale imprescindibile dal corpo. (ANSA).
   

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