Cultura

Claudio Martelli, oggi come ieri aumenta povertà delle famiglie

Esce 'Il merito, il bisogno e il grande tumulto'

Claudio Martelli, oggi come ieri aumenta povertà delle famiglie

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 20 MAR - "Il merito e il bisogno", due parole chiave del discorso politico di Claudio Martelli con cui l'ex ministro della Giustizia infiammò la platea della conferenza di Rimini dell'allora Partito Socialista Italiano del 1982, ritornano più attuali che mai. A queste l'ex leader socialista ne ha aggiunta una terza - "il grande tumulto" - che racconta in maniera plastica l'attualità. Nasce così una riflessione autorevole sul nostro tempo, maturata dall'ex leader socialista, attraverso una vita di impegno civile e pubblico, e animata in pari misura dalla forza dell'indignazione e dal dovere della speranza.
    Nel suo nuovo libro "Il merito, il bisogno e il grande tumulto", edito da La nave di Teseo, Martelli riprende quelle tematiche sempre attuali a oltre quarant'anni di distanza: da un lato il mondo del bisogno, della miseria e del dolore, dall'altro la necessità di politiche pubbliche migliori che sappiano aprire e non sbarrare la strada al merito, alle capacità e ai talenti.
    L'analisi di Martelli parte da un punto fermo. Il paesaggio sociale italiano non è sostanzialmente mutato rispetto al 1982 e le priorità indicate da quel discorso restano più che mai attuali. È un'invettiva contro l'assenza o la pochezza delle proposte politiche che hanno caratterizzato gli ultimi quarant'anni, comprese le paradossali invettive contro "la tirannia del merito" e la cecità di fronte al malcontento all'origine degli attuali populismi. L'aumento del numero di famiglie italiane precipitate nella povertà assoluta - spiega Martelli - impone l'urgenza di politiche mirate al risentito mondo del bisogno. E allo stesso modo premiare il merito e i talenti significa aprire la strada a chi non ha ereditato privilegi o vantaggi dalla lotteria della vita. Significa mettere o rimettere in moto l'ascensore sociale fornendo a chi è sprofondato nell'emarginazione una possibilità e un esempio virtuoso, praticabile, contagioso.
    Se il libero mercato produce più prosperità di qualunque altro sistema economico, se è vero che gli spiriti del capitalismo generano progressi, progressi anche maggiori li genera l'accesso di masse crescenti all'istruzione, al lavoro e alle professioni. Una società aperta è una società più equa - conclude Martelli - e una società più giusta sarà una società più dinamica e più prospera. (ANSA).
   

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