(ANSA) - ROMA, 02 MAR - Chiodi, corde, trapano. E poi
concentrazione massima. Il silenzio interrotto solo dalle voci
della natura. La rivoluzione passa anche da qui. Dalla storia di
Nasim Eshqui, pioniera dell'arrampicata all'aperto, che ha
dedicato la sua vita ad aprire "nuove vie", come si dice in
gergo, sulle pareti rocciose del proprio Paese, l'Iran. Scalando
sempre più in alto, ha trovato uno spazio di libertà che la
Repubblica Islamica non concede alle donne. E che ora, che le
strade della sua Teheran sono teatro di proteste della gente che
chiede libertà e delle violente rappresaglie da parte della
Polizia del Regime, racconta in "Nasim, Iran verticale", podcast
di Francesca Borghetti, con la regia di Fabio Sabatini,
disponibile dal 2 marzo su RaiPlay Sound.
Un viaggio in cinque episodi, che arriva tre anni dopo
Climbing Iran, il primo documentario che Borghetti le aveva
dedicato, finalista ai David di Donatello e Premio del Pubblico
al Trento Film Festival (disponibile su Rai Play).
"La morte di Mahsa Amini, a settembre - racconta all'ANSA
Nasim, che per ora si è trasferita in Italia - è stato
l'episodio che ha fatto scoppiare la rivoluzione nel mio Paese.
Ma erano 44 anni che la protesta montava. Oggi per me tornare è
troppo pericoloso. Ma da qui posso essere megafono della voce
della mia gente".
"È importante raccontare questa storia - aggiunge Borghetti -
perché va oltre gli stereotipi e cliché. Noi abbiamo un'immagine
bidimensionale dell'Iran. Grazie a Nazim ho conosciuto anche una
parte di Paese completamente diversa, molto piccola, ma piena di
colori, senza Komehyni, che esiste". (ANSA).
La rivoluzione silenziosa di Nasim Eshqui diventa podcast
Scalatrice su RaiPlay Sound. "Da qui do voce mia gente in Iran"