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"La memoria della pelle", anche un libro può salvare la vita

La "medicina narrativa" come strumento di prevenzione

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 14 APR - "Ora riuscivo a guardare in faccia la paura e avevo imparato che a ogni ostacolo si deve alzare un po' di più l'asticella. Nascondersi non serve a nulla". Erica, protagonista del romanzo "La Memoria della pelle" fotografa così uno dei momenti più difficili della sua vita: è il racconto di una ragazza che si trova all'improvviso a dover affrontare un tumore della pelle. Un evento che le cambia la vita ma a cui saprà reagire grazie ai consigli di tre grandi personalità come l'oncologo Paolo Ascierto, l'allenatore Gian Paolo Montali e il professore Marco Trabucco Aurilio, autori dell'opera di medicina narrativa (Ed Giunti, pp.100) presentata a Roma al MoMeC, Montecitorio Metting Center durante un evento promosso dal network editoriale PreSa e dalla Fondazione Mesit.
    La medicina narrativa rappresenta un utile supporto alle campagne di prevenzione e di promozione della salute perché arriva in maniera diretta alle persone, attraverso storie di vita. "La memoria della pelle" nasce soprattutto con l'idea di sensibilizzare le giovani generazioni sull'importanza degli screening che rappresentano l'arma più efficace contro le malattie oncologiche in generale.
    Il Professore Paolo Ascierto, Direttore dell'Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia e Terapie Innovative dell'Istituto "Pascale" di Napoli (eletto tra i primi al mondo nella classifica di specialisti del settore) è il primo a sottolineare l'importanza per i pazienti di condividere ricordi, emozioni e sentimenti con gli operatori sanitari e con la famiglia. Il supporto psicologico da parte di chi accompagna la cura è fondamentale per rendere il quadro assistenziale e clinico più efficace.
    "La condivisione di esperienze anche trasversali, può contribuire in maniera determinante a vincere le sfide più impegnative della vita, proprio come insegna lo sport" testimonia anche Gian Paolo Montali, Direttore Generale Ryder Cup 2023. E dunque "la medicina narrativa è un valido supporto nelle campagne di promozione della salute e della prevenzione" conclude Marco Trabucco Aurilio, Presidente della Fondazione Mesit.
    "La memoria della pelle" prova a sensibilizzare anche un target di giovani lettori per trasmettere ai ragazzi l'importanza dell'informazione, della prevenzione e dello screening come efficaci strumenti per affrontare e prevenire alcune importanti patologie, tra cui il melanoma e gli altri tumori della pelle.
    (ANSA).
   

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