(ANSA) - ROMA, 06 APR - MICHELE SORICE, ANDREA VOLTERRANI E
MARIA CRISTINA ANTONUCCI, CONFINI INVISIBILI. COMUNITÀ LIMINALI
E PRATICHE DI RESISTENZA NELLA CITTÀ NEOLIBERISTA.
Le diverse e plurali comunità che coesistono in queste aree
liminali delle città sono caratterizzate da un insieme complesso
di pratiche sociali e mediali che ne modificano continuamente le
identità, che pongono ulteriormente in luce il carattere di
questi "spazi liminali": essere al confine tra due spazi, fisici
e sociali, dominanti, senza far pienamente parte di nessuno dei
due. Così in queste aree urbane non vi sono confini spaziali
chiari, né pratiche intrecciate con le aspettative sociali, le
routine e le norme e ogni forma e intervento di rigenerazione si
affida ai modelli di partecipazione ibridi (on site e digitali)
realizzati, in corso di realizzazione e ipotizzati dagli attori
sociali, secondo geometrie variabili di intervento con soggetti
istituzionali, associativi, civici e di terzo settore.
Il testo, sulla scorta di una robusta prospettiva teorica sulla
città neoliberista, sugli spazi liminali e sulle pratiche di
partecipazione, si propone di indagare anche in termini empirici
le pratiche trasformative delle comunità liminali nelle 14 città
metropolitane italiane, con specifici casi di studio. Punti di
comunità negli spazi dismessi da mercati rionali, media civici
locali in aree urbane critiche, consorzi destinati allo sviluppo
locale di comunità, orti urbani auto-gestiti, meanwhile e
temporary use of space a natura creativa e culturale, festival
diffusi di street art in parchi perirubani, centri culturali e
sociali, portinerie di quartiere come avamposti comunitari,
organizzazioni di volontariato che piantumano alberi in
periferia, reti di comunità per la ricucitura estetica ed etica
dei quartieri, officine per la formazione alla bioedilizia in
spazi recuperati, strutture ex psichiatriche che si aprono alla
città con esperienze di condivisione musicale, fondazioni di
comunità per il recupero urbano e sociale di aree cittadine
popolano la realtà delle 14 città metropolitane italiane
indagate. Da queste tracce sviluppate in contesti liminali è
possibile vedere come la dimensione sociale e relazionale della
rigenerazione urbana sviluppi esperienze significative e ricche
tanto per gli spazi urbani quanto per le comunità che li
animano. Michele Sorice è professore ordinario di Sociologia dei
processi culturali e comunicativi al Dipartimento di
Comunicazione e Ricerca Sociale, Sapienza Università di Roma.
Andrea Volterrani è professore associato di Sociologia dei
processi culturali e comunicativi presso l'Università degli
Studi di Roma Tor Vergata. Maria Cristina Antonucci è
ricercatrice in Scienze sociali presso il Consiglio Nazionale
delle Ricerche - Irpps e insegna in convenzione Comunicazione
politica presso il Dipartimento Saras, Sapienza Università di
Roma. (ANSA).
Confini invisibili nelle città neoliberiste
Comunità liminali e pratiche di resistenza