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L'orchestra della vita, esce raccolta di aforismi di Galotta

Postfazione di don Cosimo Schena, prete più social d'Italia

Redazione Ansa

GIANLUCA GALOTTA, L'ORCHESTRA DELLA VITA (PUNTOACAPO, PP. 56, EURO 12)

"La felicità consiste nel togliere non nel mettere", "È nella sconfitta che si annida la vittoria", "Essere umili è condizione imprescindibile per essere felici": sono alcuni degli aforismi contenuti ne L'orchestra della vita di Gianluca Galotta, scrittore e insegnante di Storia e Filosofia. Il volume, uscito per Puntoacapo nella collana Candide dedicata alla prosa breve, è una silloge di pensieri sulla vita, l'arte di scrivere, la letteratura, l'amore, la religione, il tempo.
    Intento di Galotta è rivalutare un genere letterario dalla storia gloriosa: "Grazie alla loro frammentarietà gli aforismi sono in grado di cogliere la multidimensionalità della vita umana. In un romanzo o in un saggio si tendono ad approfondire solo alcune specifiche tematiche, mentre una raccolta di aforismi può spaziare su argomenti davvero molto diversi e distanti tra loro. In definitiva ogni aforisma è un piccolo tassello di un grande mosaico: la vita", afferma nell'introduzione e spiega che l'aforisma è adatto all'era dei social: "Oggi l'aforisma potrebbe vivere una seconda giovinezza, una rinnovata epoca d'oro. La società attuale è infatti caratterizzata dalla concisione e dall'estrema brevità nell'esporre i concetti".
    "Leggendo questo libro, mi sono sentito come se ascoltassi una sinfonia composta da tanti strumenti diversi, che si armonizzano tra loro per creare una melodia unica e coinvolgente", commenta nella postfazione don Cosimo Schena, il prete più seguito sui social in Italia, e autore di "Dio è il mio coach". Ogni aforisma di Galotta "è come una nota musicale, che risuona nella mente e nel cuore del lettore, invitandolo a meditare, a sorridere, a stupirsi, a interrogarsi", continua don Cosimo.
    La prefazione è affidata allo scrittore e poeta Renato Minore: "Mi piacciono questi aforismi di Gianluca Galotta.
    L'orchestra mi sembra affiatata. Sa mutare toni e registri su una linea di coerenza, nella continuità affettiva e cognitiva della voce che esegue lo spartito", scrive.

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