Libri

Come la Sacher a Vienna, a Milano arriva la torta 'di Manzoni'

Il ristorante Don Lisander rielabora l'antica carsenza

Redazione Ansa

Alessandro Manzoni non era solo un grande scrittore ma anche un goloso di dolci e soprattutto di cioccolato, talmente tanto che si faceva spedire il cacao da Genova per prepararsi da solo le tavolette che poi regalava con un certo orgoglio.
    Ma ai figli in collegio veniva mandato anche un altro dolce, la carsenza, dolce tipico che veniva fatto con il pane raffermo e gli avanzi di casa come fichi o mele e uvetta. Un dolce che nel milanese veniva servito a Capodanno e che c'è chi ritiene sia stato sulla tavola quando Manzoni in seconde nozze sposò Teresa Borri Stampa il 2 gennaio 1837.
    Ed ora a questo dolce viene data una nuova vita. Il ristorante Don Lisander (nome con cui veniva chiamato Manzoni), che si trova a pochi passi dalla casa dell'autore dei Promessi Sposi, ha infatti voluto rielaborare insieme al pastry chef Alessandro Servida il dolce, che ora presenta con il nome La Provvidenza: con farina al posto del pane raffermo, caramello, gocce di cioccolato, uvetta e cubetti di mele candite.

"L'idea - ha spiegato il patron di Don Lisander Stefano Marazzato - mi è venuta a Vienna. Ero a mangiare la Sachertorte all'hotel Sacher e ho pensato che Milano non ha una sua torta.
    Ha il panettone che però è un lievitato".
    E così è stata pensata la torta, il packaging con una rivisitazione del ritratto di Manzoni a firma di Hayez e uno scritto di Vittorio Feltri (che alla presentazione ha estratto una mazzetta di denaro per comperare la prima confezione). Per ora la torta si potrà gustare o acquistare da portare via al Don Lisander con l'obiettivo di allargare la rete nel tempo ad altri punti vendita.
    Una iniziativa che "ci fa solo piacere" ha spiegato Mauro Novelli, il presidente di Casa Manzoni. D'altronde proprio Casa Manzoni solo due settimane fa ha pubblicato un interessante ricettario manzoniano, un divertente libro con le ricette di casa Manzoni, e quelle della casa della figlia Vittoria, ovvero casa Schiff Giorgini. Un'idea partita dal ritrovamento di lettere di Giulia Beccaria indirizzate a Maria Cosway con le ricette (inserite in copia anastatica) dell'aceto di zambuco, conserva di ciliegie e di fragole. 
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it