(ANSA) - ROMA, 16 OTT - ALESSANDRO CATTELAN CON ALEXIO
BIACCHI, LA MIA NEW YORK (ACCENTO, PAG. 208, EURO 20)
Guida e libro di viaggio; ne La mia New York, volume edito da
Accento, Alessandro Cattelan condivide memorie personali e
conduce il lettore alla scoperta della città che non dorme mai.
"Posso dirvi senza ombra di dubbio che intravedere per la prima
volta lo skyline di Manhattan arrivando da uno dei ponti che la
collegano al resto dell'America è un'esperienza che si ricorda
per tutta la vita", racconta Cattelan nella prefazione e
avverte: "Questa è una guida per chi ha voglia di camminare per
chilometri fino a farsi venire una fascite plantare e le
vesciche ai piedi, perché ha capito che è sui marciapiedi che
New York ha costruito la sua leggenda. La si scopre entrando nei
bar e chiacchierando con le persone".
Tra i luoghi imprescindibili segnalati da Cattelan, lo Yankee
Stadium, nel Bronx: "Andare a vedere una partita di baseball è
un'esperienza formativa che consiglio a tutti", e Coney Island:
"A Coney Island io e il Nongio abbiamo girato l'ultima scena di
Lazarus. Era il 2008 e per un mese avevamo attraversato
l'America. Ci eravamo amati, ci eravamo sputati, siamo arrivati
quasi a menarci, finché una mattina a Las Vegas avevamo capito
di volerci bene e basta. Eravamo alla fine di un viaggio e non
c'era un posto migliore per chiuderlo lì, al termine di New
York, dove sembra che termini tutto: la città, il mondo, persino
le parole", scrive Cattelan e cita alcuni film: "Tutti conoscono
Coney per I guerrieri della notte, ovvio. Ma se non l'avete mai
visto guardate Angel Heart".
E poi ancora il Museum of Sex, in quel di Manhattan: "Non
perdetevi la collezione in cui vengono rappresentati a grandezza
naturale vari mammiferi colti nell'atto di riprodursi. Credo di
aver mandato a mezza rubrica un mio selfie mentre tre cervi ci
davano dentro che era una bellezza". E una tappa alla casa di
Edgar Allan Poe: "Nel Bronx rimane miracolosamente e
perfettamente conservato il cottage dove Poe si trasferì nel
1846, sperando che lontano dalla città l'aria buona aiutasse la
salute assai precaria della moglie Virginia, malata di
tubercolosi".
La dimora del grande scrittore, spiega Cattelan, "sta nel bel
mezzo di un parco, una specie di capsula temporale dell'800 in
una delle zone più densamente popolate di New York. Fa effetto
arrivarci dopo aver fatto un viaggio della speranza in metro
passando fra i projects, le bodegas portoricane e gli homies
agli angoli delle strade". Quanto alle chiese: a Manhattan
consiglia di visitare la colossale St. John the Divine, dove si
tiene "il tradizionale appuntamento del Blessing of the Bikes,
durante il quale vengono benedette le biciclette".
Nel volume figurano contributi di altri illustri conoscitori
di New York, tra cui Renzo Piano, Jovanotti, Paolo Cognetti,
Roberto Saviano, Rose Villain. (ANSA).
La mia New York, Alessandro Cattelan racconta la Grande Mela
Nel libro contributi di Jovanotti, Piano, Saviano