(ANSA) - L'AQUILA, 09 MAR - IL GIORNO DELLA FESTA, ANTONELLO
LORETO (All Around, pp. 312, 15 euro)
Cosa accadrebbe a Oblomov se si trovasse a vivere nella Roma dei
giorni nostri? Se lo chiede l'autore aquilano Antonello Loreto
nel suo nuovo romanzo 'Il giorno della festa'.
Da qui l'appellativo 'Oblomov', presto traslitterato nel
romano 'Obbromo', usato dalle persone a lui più care per
sottolineare l'isolamento di Alessio Gigli e paragonarlo
ironicamente al personaggio di Ivan Aleksandrovic Goncarov.
Di fatto, Loreto racconta in modo leggero una storia di
tormento e di sofferenza. "Gigli - spiega Loreto - incarna una
delle tante contraddizioni dell'uomo contemporaneo, vale a dire
il conflitto tra il desiderio di realizzazione e l'inerzia di
fronte alle difficoltà. Mi interessava esplorare la fragilità
umana in un'epoca in cui le aspettative sociali si scontrano con
insicurezze profonde. La sua somiglianza con Oblomov non è
casuale: come il protagonista di Goncarov, Alessio è prigioniero
di un'esitazione che lo isola ma, a differenza del romanzo
russo, conserva una scintilla di ribellione, una tensione verso
il cambiamento".
'Il giorno della festa', disponibile dal 7 marzo in libreria,
verrà presentato ufficialmente il 14 marzo a Roma, alla
Fondazione sul giornalismo italiano "Paolo Murialdi". L'autore
ne discuterà con Alfio Di Battista, giornalista e scrittore.
L'autore presenterà il libro anche all'Aquila (22 marzo),
Perugia (23 maggio), al Salone internazionale del libro di
Torino e in altre occasioni in Lazio e in Abruzzo. (ANSA).
Oblomov, Roma e il nostro tempo nel nuovo libro di Loreto
L'autore aquilano torna in libreria con 'Il giorno della festa'
