CATIA ACQUESTA, MIA O DI NESSUN ALTRO. IL LATO IMPERVIO DELL'AMORE (Caosfera, pp. 134, 15 Euro. Copertina di Catia Aquesta)
Capire quando si è in una storia malata e come uscirne. E' questo il senso di 'Mia o nessun altro', che non a caso esce in libreria proprio l'8 marzo presentando tre storie, vere, di donne vittime degli uomini che pensavano di amare. Una di queste finita nel peggiore dei modi: un femminicidio. Una morte violenta quella di Maria Antonietta Multari. Uccisa barbaramente in pieno centro a Sanremo e in pieno giorno con 40 coltellate. Aveva solo 33 anni. Il suo assassino tra poco avrà scontato la pena e sarà libero.
Poi ci sono i racconti di come la fantasia ossessiva di un uomo possa degenerare e rendere impossibile la vita alla donna che avrebbe dovuto amare. Uno spaccato terribile di violenza domestica, raccontato senza veli dalle vittime che con l'autrice si sono rese disponibili a diventare un esempio per tutte quelle donne che non trovano la forza di allontanarsi dal proprio carnefice. E anche la dimostrazione che a costo di sacrifici impensabili l'uscita dal tunnel c'è.
Terribile è leggere in quali forme si esplica la violenza di un uomo che non vuole rinunciare a quella che ritiene essere una sua proprietà. Ci sono le minacce a Daria che era riuscita a far perdere le sue tracce all'ex compagno. "Non puoi nasconderti in eterno! Pensi davvero che non riuscirò a trovarti? Bene, sappi che, nel frattempo, agirò come potrò verso chi ti è vicino, affinché il loro dolore possa arrivare a te. Ho solo un obiettivo oramai: rovinarti la vita. Sappi che, ogni mattina al mio risveglio e ogni sera prima di addormentarmi, guarderò la tua foto. Sempre lì, sul mio comodino, per avere chiaro il mio scopo. Distruggerti!". Insomma un incubo che insegue Daria ovunque si sia nascosta. All'interno del libro ci sono anche due "esclusive" inedite.
L'essenza del libro è la resilienza. Superare il dolore e trasformalo in forza per se stessi e per gli altri. Ma non solo, leggerete di una battaglia che negli anni l'autrice ha fatto per sensibilizzare le istituzioni e cercare attraverso articoli e comunicati stampa a contribuire ad avere una legge sullo stalking che rallentava ad uscire. E poi uno sguardo anche all'antichità dove è emerso che certi episodi di violenza sono sempre accaduti, purtroppo. Sino ad arrivare alla situazione legislativa attuale. La prefazione è di Maurizio Costanzo e la post fazione di Maurizio Cohen. La copertina, un cuore calpestato, fa parte di una collezione che l'autrice ha dipinto olio su tela dal titolo : sentimenti calpestati. All'interno dell'opera un segnalibro dove viene riportato un decalogo scritto dall'autrice con le "Dieci regole salva vita".
L'autrice è anche portavoce e responsabile delle comunicazione di Medea, Associazione contro la violenza di genere e in genere. E la sofferenza la incontra fin troppo spesso. Ha scritto questo libro "per testimoniare come da un grande dolore e da una terribile esperienza si possa trovare la forza per creare qualcosa di bello per noi e per gli altri.
Siamo noi a decidere cosa fare della nostra vita. Anche quando ci sentiamo vacillare, dobbiamo trovare il coraggio e la forza di lottare. Non bisogna avere paura. Mai. La paura ci blocca, ci toglie le forze e ci isola dal mondo. Ci si sente come inutili e si finisce spesso per vivere il ruolo della vittima. Ognuno di noi può farcela. Basta volerlo. Basta scegliere di cambiare ed essere protagonisti diventando artisti della propria vita. Io non voglio essere più vittima, e tu?". Come? Con la resilienza. Il cuore in copertina è una sua opera.
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