(di Enzo Quaratino) (ANSA) - ROMA, 14 OTT - MARIO RESTAINO, 'BASILICATA. RITRATTO CON RUGHE'(Grafie, Potenza, pag.
Nel ripercorrere la storia politica della regione nell'ultimo quinquennio, segnato dalla storica sconfitta del centrosinistra alla guida della Regione dopo un dominio ininterrotto, il libro analizza sia i grossi limiti che i partiti e la politica - senza distinzioni di colore e schieramento - evidenziano nell'affrontare la "questione Basilicata", sia le scelte, quelle fatte e quelle non fatte, che pesano sulla situazione lucana.
Il problema più grande da risolvere - ma purtroppo solo in parte risolvibile - è quello dello spopolamento. Solo in parte risolvibile perché una parte della regione sembra irrimediabilmente condannata a non cambiare rotta.
L'altra faccia della medaglia è rappresentata dalle risorse della Basilicata (petrolio in enorme quantità, acqua, boschi e foreste, alcune aree avanti rispetto alle altre, certe industrie che sono in linea con parametri nord italiani se non europei): in particolare in riferimento al greggio, il problema è utilizzare con lungimiranza i diritti di sfruttamento. Nel rispetto dell'ambiente e delle tesi che vorrebbero l'abbandono dei giacimenti, è giusto e realistico - osserva Restaino - dire che la Basilicata non può fare a meno di quei fondi.
Una delle "rughe" che la Basilicata dovrebbe curare è senz'altro rappresentata da una politica che - secondo l'autore - dovrebbe smettere il piccolo cabotaggio e scegliere visioni ampie e nuove nell'avvicinarsi ai problemi della comunità. Il libro chiama in causa anche la Chiesa, "la più consistente rete infrastrutturale del Sud" (la definizione è dell'economista Carlo Borgomeo), le classi dirigenti in forte crisi, tutta la società civile un po' "intorpidita", a fare ciascuno la propria parte, superando divisioni a volte persino campanilistiche (Potenza contro Matera e viceversa) che ormai hanno un sapore patetico oltre che dannoso. Suggello allo "scatto" di cui la Basilicata ha bisogno (pena il suo declino inevitabile e inarrestabile) dovrebbe essere - a parere di Restaino - un rinnovato e più maturo rapporto fra l'informazione e il potere stesso, tornando entrambe queste entità a fare ciò che devono, come devono e al servizio di ogni persona. (ANSA).
Restaino, Basilicata, le sue rughe
Petrolio e tante risorse ma una malattia mortale:lo spopolamento
