VALENTINA BRINIS, COME ONDE DEL MARE. DIARIO DI BORDO DI UN'ESPERIENZA UMANITARIA (Castelvecchi Editore, pp.
Imbarcarsi per aiutare altri più sfortunati ad avere un futuro, ma anche per riprendere in mano le redini della propria vita: è un racconto appassionante fatto in prima persona quello di Valentina Brinis nel libro "Come onde del mare", dal 14 aprile in libreria con Castelvecchi. L'autrice, advocacy officer e project manager per l'Ong Open Arms, registra come in un diario di bordo la quotidianità, difficile, imprevedibile e piena di umanità, di una missione in mare, dove gli operatori cercano di aiutare folle di disperati in fuga da guerre, violenza, miseria.
Con una narrazione duplice, professionale ma anche molto intima, Brinis riflette sulla condizione dei migranti e sulla realtà dell'accoglienza nel nostro Paese. In questo diario di bordo Brinis si concentra sul lavoro di chi salva vite via mare e via terra, descrivendo la figura dell'operatore umanitario senza banalizzazioni né estremizzazioni, osservandone con sguardo lucido la complessità, fatta di empatia e sensibilità verso l'altro ma soprattutto di competenze tecniche. La pagina scritta offre però all'autrice anche l'opportunità di riflettere con sincerità su se stessa, e di confrontarsi con temi quali la perdita, la malattia e la maternità, costruendo un libro che appare come una testimonianza e un manifesto, una storia e un manuale.