Tutankhamon, faraone appartenente alla XVIII dinastia, è una delle figure più celebri della storia degli Egizi. Anche chiamato il “faraone bambino” per aver ricoperto questo ruolo dalla tenera età di nove anni e per essere morto giovanissimo, Tutankhamon è conosciuto soprattutto per la copertura mediatica che seguì alla scoperta della sua tomba, sepolta nella Valle dei Re, e comprendente un ricchissimo corredo funebre che ha permesso di conoscere meglio la cultura egizia e di renderla ancora più celebre in tutto il mondo.
Il 3 novembre del 2022 si celebrano 100 anni esatti dal giorno in cui il gruppo di archeologi guidati da Howard Carter e sovvenzionati da lord Carnarvon solcarono l’ingresso della stanza che celava il faraone, dando vita a uno degli eventi più conosciuti e significativi dell’egittologia. Molti degli oggetti che vennero ritrovati insieme al suo corpo, come la maschera funeraria in oro e lapislazzuli e il sarcofago in oro massiccio, sono ormai opere d’arte di fama internazionale, eletti a simboli dell'immaginario legato alla civiltà egizia.
In occasione dell’anniversario di questo evento, che a modo suo cambiò la storia dell’egittologia e dell’archeologia, vediamo alcuni libri pubblicati di recente che raccontano da punti di vista diversi la storia del giovane faraone e dei misteri legati alla sua tomba.
Le motivazioni per cui la scoperta della tomba di Tutankhamon è diventata una degli eventi storici più importanti dello scorso secolo vengono spiegate da Christina Riggs, storica dell’archeologia, in Vedo cose meravigliose (Bollati Boringhieri, traduzione di Gianna Cernuschi). Oltre a comprendere le ragioni che hanno portato i riflettori del mondo intero su questo rinvenimento, grazie a Riggs ripercorriamo anche le storture che hanno gettato delle ombre sull'evento, come per esempio l’esclusione degli archeologi egiziani che a essa hanno partecipato, e gli squilibri di potere tra gli Stati che hanno segnato il futuro di questa tomba e dei reperti che vi erano conservati. Quella della tomba di Tutankhamon si dimostra così una storia nella storia, capace di raccontare molto sul mondo di un secolo fa e su quello di oggi.
Un evento così affascinante non poteva che essere d'ispirazione anche per opere di finzione: la scoperta della tomba di Tutankhamon per esempio è centrale nel romanzo d’avventura Il serpente e il faraone (Longanesi) di Marco Buticchi, in cui si alternano un passato recente e uno più remoto. A rendere ancora più fitti i misteri legati a questo evento archeologico troviamo infatti da un lato gli intrighi che coinvolgono la famiglia del giovanissimo Tutankhamon, messo in pericolo dalla sua prematura incoronazione a faraone, e dall'altro l’incombere della seconda guerra mondiale sul fragile equilibrio mondiale. Ma tra gli opulenti rinvenimenti dello scavo si celano alcuni papiri che con le loro verità storiche potrebbero mettere in dubbio i fondamenti delle principali religioni monoteistiche, così come l’esito della guerra.
Rimaniamo nel campo della finzione con il romanzo Il sangue del falco. Tutankhamon e il destino del regno (Rizzoli), il thriller storico di Francesco Tiradritti con protagonista proprio il faraone, che a soli 16 anni si trova ad affrontare oscuri presagi, sanguinosi intrighi di palazzo, segreti sulle proprie origini, e l’amore per una donna che non potrà mai avere al suo fianco. Tutankhamon, fino a quel momento disinteressato alla politica, si trova così a capo di un impero instabile, incastrato in una situazione che tra mille ostacoli lo costringerà a fronteggiare i suoi nemici e a riaffermare finalmente il suo potere.
Qual è la vera storia di questo faraone andato al potere in tenerissima età lo racconta l'egittologa Valentina Santini in I segreti di Tutankhamon. Storia di un faraone tra mito e realtà (Longanesi). Tramite l'analisi degli oggetti ritrovati in quella che fu a tutti gli effetti la prima tomba di un faraone scoperta ancora integra, rimasta per anni nascosta ai predoni e quindi colma di statue, armi e gioielli, Santini restituisce un ritratto avvincente dell'uomo e del periodo in cui è vissuto. Non mancano poi interessanti aneddoti sul periodo degli scavi, e l'approfondimento di alcuni misteri, come le ragioni che hanno condotto alla nascita della cosiddetta "maledizione del faraone".
Il fascino che suscita la storia dell'antico Egitto colpisce tutti, indipendentemente dall’età: ecco quindi che il mistero della tomba di Tutankhamon viene affrontato anche nel giallo per ragazzi Tutankhamon. La maledizione del faraone bambino (Piemme) di Paolo Roversi. Il protagonista è Ricky, un brillante ragazzino con il fiuto di un detective e le abilità di un futuro informatico, che si trova a indagare sulla morte di un professore ucciso proprio in occasione della gita alla mostra su Tutankhamon. Che forse c’entri qualcosa la celebre maledizione che porta il suo nome?
Infine chi volesse ripercorrere i momenti in cui la muratura delle stanze che nascondevano il sarcofago è stata finalmente varcata, i concitati momenti del ritrovamento, così come le frustranti difficoltà affrontate nei dieci anni precedenti e che hanno condotto infine a quella storica scoperta, si può rifare al racconto in presa diretta di Howard Carter, l'archeologo che guidò gli scavi e che supervisionò il lavoro di catalogazione delle decine di oggetti ritrovati al suo interno, che furono poi esposti al museo del Cairo. Carter in Tutankhamen (Garzanti, traduzione di Maurizio Vitta) fa una descrizione dettagliata della scoperta che, arrivata quasi per caso grazie al ritrovamento fortuito di alcuni scalini, arrivò a dare un senso agli anni passati nella Valle dei Re alla ricerca di qualcosa che sembrava non si sarebbe mai trovato.
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