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Esordienti del 2023, tante nuove scrittrici in arrivo

Da londinese Bella Mackie a Stella Poli, finalista Calvino 2021

Redazione Ansa

Si trovano soprattutto voci di nuove scrittrici tra gli esordi di narrativa italiana e straniera del 2023. E la famiglia con le sue luci e ombre, i suoi segreti ed eredità è, insieme all'amore, l'argomento dominante.

La londinese Bella Mackie, nell'esilarante e dark "Come uccidere la tua famiglia" (Harper Collins), grande successo editoriale inglese da 500 mila copie vendute in meno di un anno, mette in scena una satira bruciante sulle famiglie disfunzionali e sui privilegi di classe, senza risparmiare una critica feroce all'ossessione dei media per l'universo del crimine. Mentre la brasiliana Angélica Lopes nel suo primo romanzo per adulti "La maledizione della famiglia Flores" (Mondadori) ripercorre il destino di sette generazioni al femminile attraverso i fili di un prezioso merletto. Una storia di donne che con ago e filo inventano un linguaggio segreto per aiutare una di loro a sfuggire un marito violento. Sara Gambazza, che è nata a Parma, vive a Noceto dove fa l'infermiera, nel suo primo romanzo "Ci sono mani che odorano di buono" (Longanesi) dà vita a una periferia simbolo delle fragilità e delle contraddizioni di tante periferie italiane attraverso la storia di Bina, 83 anni, che aspetta il nipote su una panchina al freddo. Di lei si prenderanno cura Marta, 25 anni e gli abitanti di un'intera palazzina. Di Raphaela Edelbauer, considerata tra i maggiori talenti letterari della scena europea, nata a Vienna nel 1990 e cresciuta nella Bassa Austria, vincitrice di numerosi premi letterari, Rizzoli pubblica 'La terra liquida' con cui ha esordito a 29 anni raccontando la storia di Ruth, giovane fisica teorica alla quale comunicano che i genitori sono appena morti in un incidente stradale e che vogliono esser sepolti nel paese della Bassa Austria dove entrambi sono nati ma dove non l'hanno mai portata.

Lilja, giovane studentessa universitaria innamorata di un ragazzo più grande, intelligente e bellissimo, che cita Derrida e cucina pasti vegetariani, ma che è anche un traditore seriale e un narcisista, è la protagonista di 'Lui mi ama' (Mondadori), esordio narrativo dell'islandese Thóra Hjörleifsdottir. Nata nel 1986, la scrittrice fa parte del collettivo poetico Imposter Poets, con il quale ha pubblicato alcuni libri di poesia. Della finalista al Premio Calvino 2021 Stella Poli, nata a Piacenza nel 1990, assegnista di ricerca in linguistica italiana all'università di Pavia e insegnante di poesia contemporanea nel master editoriale MasterBook, arriva il fulminante esordio "La gioia avvenire" (Mondadori) che è una riflessione coraggiosa sul consenso, sulla fallibilità della giustizia umana e sulla persistenza delle ferite.

Una rivelazione anche Jocelyn Nicole Johnson, che vive a Charlottesville, in Virginia, e insegna arte, che con 'Monticello e altre storie' (Bompiani), un romanzo breve più cinque racconti sull'essere neri nell'America di oggi, si è guadagnata il plauso della critica, svariati premi e una trasposizione per Netflix. Serrato, commovente e coraggioso, è una condanna dei razzismi. Tra gli esordi italiani quello della padovana Manuela Faccon con "Vicolo Sant'Andrea 9" (Feltrinelli), un romanzo intimo e intenso sulla dignità al femminile, su cosa può aver significato negli anni '40-'50 essere una donna non sposata e senza figli e sui sacrifici che comporta l'emancipazione. Il romanzo, frutto di un lungo lavoro di ricerca, è ispirato a vicende familiari dell'autrice, nata a Padova nel 1968, che vive a Este ed è laureata in Lingue e letterature straniere moderne e dottore di ricerca in Filologia e letteratura. Maria Castellitto, nata a Roma nel 1997, laureata in Filosofia alla School of Oriental and African Studies a Londra, in "Menodramma" (Marsilio) tra toni nichilisti e comici, ci racconta di Duna, laureata in filosofia, che tra la vita di adesso, a Londra, senza più un amore, e la vita di poi, ancora a Londra (ma chissà per quanto), fa i conti con un proiettile e una vittima. E' ambientato sulla riviera romagnola il brillante esordio del giovane Andrea Zani, nato a Cesena nel 1991, laureato in filosofia, che in "Parlami" (Fazi) ci racconta una famiglia normale cambiata per sempre dall'arrivo di un figlio speciale. 
   

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