MARI CAPORALE, 'LE VOCI SEGRETE DEL MARE' (GARZANTI, PP. 163, EURO 15)
Di insolite e travolgenti passioni ne sono pieni il mito, la letteratura; e il cinema: si pensi al colpo di fulmine al centro del film di Guillermo del Toro 'La forma dell'acqua' dove una donna s'innamora di un misterioso anfibio.
Ma il libro non nasce soltanto con l'obiettivo di narrare una fiaba, contiene anche una morale e vuol essere un invito a proteggere il mare e i suoi tesori. L'autrice Mari Caporale è docente di Scienze umane e bio-giuridiche all'Università 'La Sapienza' di Roma. Si considera una penna 'fuori dalle righe' e la sua più grande passione è appunto il mare.
Nella prefazione del volume, Piero Angela definisce il romanzo 'una favola dei nostri tempi, che ha l'ambizione di raccontare le meraviglie ma anche la fragilità del mare, e di sensibilizzare le generazioni più giovani alla cura e alla salvaguardia del Mediterraneo e delle sue specie'. Nei vari capitoli si alternano le voci dei tre personaggi, in una sorta di diario di bordo. A parlare sono: il Mediterraneo, Giuli la balena e un sub di nome AL - personaggio ispirato ad Alberto Luca Recchi, esploratore, fotografo subacqueo, scrittore.
La balena Giuli resta incantata dal 'carezzevole' AL, che 'salva le tartarughe imbrigliate negli ami' e quando lo incrocia per la prima volta lo scambia per un piccolo pesce, il capitolo dell'incontro è intitolato 'Amore a prima vista'; il sub sfiora con un palmo il corpo della balena, il gesto è 'una carezza interminabile. Leggera e gentile come un battito d'ali, un soffio di libellula'. Lei, il gigante delle acque, si sente 'scintillante come una stella marina'. Tra i due l'alchimia è irrefrenabile, anche AL è completamente rapito:'Lo sguardo fisso nel mio. Sta leggendo nei miei fondali, fra le mie pulsazioni, frugando nei pensieri, sta spellandomi l'anima. Ha occhi che penetrano e perforano. La guardo, col mio sguardo azzurro. È un istante interminabile'. Pagina dopo pagina, Caporale conduce il lettore nel mistero di una delle meraviglie del pianeta: il mare 'paradiso senza margini, né tempo'.