(di Adam Hanzelewicz)
(ANSA) - ROMA, 20 SET - 'TAGLIARE LA CORDA - 9 SETTEMBRE
1943: STORIA DI UNA FUGA' (SOLFERINO, 277 PAGINE, 18 EURO)
In un coacervo di tragedia e farsa, l'Italia del 9 settembre
1943 descritta da Marco Patricelli scivola sul piano inclinato
della guerra civile. Gli ultimi spasmi della monarchia e della
classe dirigente anche militare italiana in via di dissoluzione,
preda di arrivismo misto a inadeguatezza sono tracciati nel
volume 'Tagliare la corda - 9 settembre 1943: storia di una
fuga' (Solferino, 277 pagine, 18 euro), un saggio storico che
getta luce sulle ombre che si addensano sul Paese nelle ore
successive all'annuncio dell'armistizio con gli Alleati da parte
del generale americano Eisenhower emesso attraverso Radio Algeri
nel pomeriggio dell'8 settembre.
All'aeroporto di Pescara, dove si tiene un improvvisato
Consiglio della corona e vengono prese le decisioni fatali,
compare anche una spia inglese che comunica la destinazione dei
fuggiaschi, originariamente Taranto, al generale Eisenhower.
Di particolare rilievo la ricostruzione di Patricelli,
attraverso i documenti, demolitoria dell'ipotesi spesso evocata
che ci fosse un accordo con i tedeschi per il via libera alla
fuga del re in cambio della presa di Roma o della liberazione di
Mussolini dal Gran Sasso. Nel volume, che si avvale di una
scrittura coinvolgente dal ritmo incalzante, si svela anche in
quali circostanze si scelse di sbarcare a Brindisi, poi capitale
dell'effimero Regno del Sud, dopo l'imbarco in due tempi a
Pescara e a Ortona sulla corvetta 'Baionetta'. (ANSA).
ANSA/ Fuga del re e governo nel 1943, j'accuse di Patricelli
'Tagliare la corda', tragedia e farsa in 30 ore post armistizio
