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Tania Cerasella, in un saggio riflessioni sulla giustizia

In libreria La giustizia - Il faro tra sofferenza e fede

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 20 FEB - AA.VV. , LA GIUSTIZIA - IL FARO TRA SOFFERENZA E FEDE. A CURA DI TANIA CERASELLA (BASTOGI LIBRI, PP.
    84, EURO 10) L'avvocata Tania Cerasella in questo saggio, attraverso l'analisi di alcuni episodi biblici e del Libro di Giobbe, riflette sul concetto di giustizia giusta e sull'importanza della misericordia e del perdono. L'autrice approfondisce il rapporto tra azione criminosa e pena e sottolinea l'importanza della rieducazione del detenuto: "La pena inflitta, a seguito del riconoscimento della responsabilità penale, non può cancellare la dignità intrinseca dell'uomo, seppur colpevole, il quale ha diritto a riscattarsi ed affrancarsi dalla propria colpa. Egli ha diritto, pertanto, ad un sistema di giustizia penale 'umana', volto alla riabilitazione", scrive Cerasella ricordando quanto afferma il Magistero ecclesiale e cioè che la pena deve "favorire il reinserimento delle persone condannate".
    "Oggi più che mai la giustizia, dea bendata, perché sia davvero giusta non dovrà mai peccare di giustizialismo, vendetta, ma riconoscere la sua imprescindibilità nella misericordia e carità, lasciando spazio al perdono, pur nel riconoscimento equo della applicazione della sanzione, nonché della sua proporzionalità al fatto commesso", spiega l'autrice.
    Il volume contiene contributi di Guido Traversa, docente di filosofia morale; Alberto Carrara, membro della Pontificia Accademia per la Vita; Claudio Bonito, docente presso il Master in Consulenza filosofica e antropologia esistenziale presso l'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum; Emanuela Cerasella, avvocata. In appendice è pubblicata la testimonianza di un detenuto del carcere Due Palazzi di Padova. (ANSA).
   

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