IL SEGRETO ITALIANO. TUTTA LA BELLEZZA CHE C'E' - A CURA DI VITTORIO CODA (TRECCANI, PP.
"E' una bellezza con tante capacità: intuito, concretezza, determinazione, il tutto abbinato alla voglia di vivere senza risultare invadente con gli altri", conclude.
Inoltre racconta: "Sono un persiano che ama il suo Paese d'origine ed è orgoglioso delle sue radici e della sua cultura.
Mi sento però privilegiato, e toccato nel profondo del cuore, quando vengo considerato un imprenditore italiano. Questo perché considero l'imprenditore italiano la più genuina espressione del capitalismo socialmente responsabile, che è la base della mia formazione imprenditoriale".
Una sezione del libro è dedicata all'imprenditorialità umanistica e alla Olivetti di Camillo e Adriano, un'azienda ancora oggi fonte di ispirazione. Adriano, come ricorda Alessandro Zattoni docente alla Luiss, era "un ingegnere umanista e un pensatore idealista" che credeva "nelle potenzialità delle persone". Il punto forte della Olivetti? Essere "un'impresa progettata per coniugare la competitività e la redditività aziendale con il benessere dei lavoratori e della comunità locale". Olivetti introdusse innovazioni all'epoca rivoluzionarie come quelle di ridurre l'orario di lavoro e aumentare la remunerazione dei lavoratori. Pensò anche a innovazioni culturali, per esempio: la formazione professionale e manageriale, la biblioteca di fabbrica, eventi, mostre, concerti di musica classica, presentazioni di libri. (ANSA).
In un volume Treccani la bellezza delle imprese italiane
Il segreto italiano, uno studio sulle aziende d'eccellenza