(ANSA) - BOLOGNA, 25 APR - FABIO PASINI, "UNA BIOGRAFIA
SENTIMENTALE - GIACOMO FERRARI ARTA" (GEOANTROPO, 185 PAGINE, 22
EURO). Giacomo Ferrari, nome di battaglia Arta, è stato capo del
Comando unico parmense durante la Resistenza.
Ritornato in Senato, ha mantenuto l'incarico di vicepresidente
della commissione Trasporti fino al 1970, quando ha abbandonato
l'attività pubblica per motivi di salute. È morto quattro anni
più tardi.
Un'esistenza scandita da grandi dolori e da scelte nette,
sempre in favore degli altri, dell'uomo. Il 20 novembre 1944 il
figlio Brunetto, venticinquenne, cadde in un agguato
nazifascista. Quando gli dettero la notizia, si preoccupò subito
di mettere in sicurezza i suoi partigiani e un mese dopo, la
vigilia di Natale, facendo visita ai prigionieri fascisti divise
con loro lo scarso rancio. Gesti di una persona che, nella
convinzione delle proprie idee, ha sempre cercato il dialogo e
la comprensione.
Fabio Pasini, pronipote di Giacomo Ferrari, si è messo sulle
tracce dello zio cercando di ripercorrere la vita di un
protagonista del secolo breve. Intrecciando la propria memoria,
quella di famigliari ed amici, le testimonianze scritte e orali,
ha recuperato il ricordo di questo comandante visitando i luoghi
in cui si sono verificati gli episodi salienti, nelle stesse
stagioni in cui vi era Arta, per percepire, lui uomo di viaggi e
avventure, l'essenza con cui alberi, terra e aria hanno permeato
i protagonisti. È una biografia sentimentale perché il
sentimento ha guidato ogni scelta di Giacomo Ferrari cui Parma
rende omaggio: "Con l'aiuto del buon senso e più che altro del
sentimento sono riuscito a superare tutti i guai che giorno per
giorno si presentavano", ha lasciato scritto nei suoi appunti.
(ANSA).
La biografia sentimentale di 'Arta' Giacomo Ferrari
Di Pasini, pronipote del partigiano, senatore e sindaco di Parma