(di Mauretta Capuano)
(ANSA) - ROMA, 18 MAG - SANDRA MILO, LA STREGA BAMBINA. IL
MIO LIBRO DEI SOGNI (PIEMME, PP 144, EURO 18.
Ora quel ritratto inedito di se stessa e del mondo in cui ha
vissuto, 'La strega bambina. Il mio libro dei sogni', esce
postumo, il 21 maggio 2024.
"In un solo giorno il corso della tua esistenza cambia per
sempre e ti ritrovi a fare i conti con un passato ingombrante e
un tempo che non ti lascia modo di progettare il futuro. A quale
domani può aspirare chi ha davanti a sé pochi mesi? Per una che
si è sempre vissuta pienamente l'attimo presente non è poi così
importante proiettarsi in avanti. Eppure, guardando la linea
della vita sulla mia mano destra, ho sempre pensato che sarei
stata un'ultracentenaria. Sbagliavo. Ma non ho paura della
morte, sono serena, in pace con me stessa" dice la Milo nel
libro.
Sognante e fantasiosa Salvatrice Elena Greco, vero nome di
Sandra Milo nata Tunisi nel 1933,
si racconta senza filtri in questa autobiografia dall'infanzia
povera, ai figli, agli incontri fondamentali della vita come
quello con Federico Fellini, il suo "amore imperativo" che la
chiamava Sandrocchia e la ha resa celebre volendola nel film
premio Oscar '8 e mezzo', dove interpretava Carla, l'amante di
Marcello Mastroianni e in Giulietta degli spiriti dove è stata
una e trina. Ha partecipato anche a film come 'Il generale
della Rovere' di Roberto Rossellini, Adua e le compagne di
Antonio Pietrangeli.
In questo libro dei sogni non c'è solo l'attrice ma anche la
donna che racconta la sua famiglia, il rapporto con il padre,
con la madre malata di cancro. Ci sono il suo straordinario
potere di seduzione, il suo essere madre a cui da voce con una
scrittura dolorosa, a tratti commovente, ma anche spassosa.
Un'esistenza dove determinante e fondamentale è l'amore: "se
sono sopravvissuta finora è soprattutto grazie all'amore. Alle
cose belle che mi sono accadute, che mi hanno dato la forza di
essere ancora qui, ad accavallare le gambe e guardare fisso una
telecamera, a scrivere pagine a mano, un po' alla rinfusa,
mentre guardo un tramonto o un'alba
che monta sulla città di Roma. I figli, alcuni amori, il cinema,
qualunque cosa voglia dire aver fatto cinema, sono stati la mia
vita".
Tanti gli aneddoti in queste 140 pagine come quello in cui
racconta il primo incontro con Fellini che Ennio Flaiano
presentò alla Milo, a Fregene. Lei, consapevole di essere una
bella ragazza che trasmetteva desideri immediati agli uomini,
rimase questa volta turbatissima perché "Federico il grande",
le "piaceva già immensamente" confessa. Ricordando i primi passi
nel mondo del cinema ricorda che Pietrangeli la "detestava" e
quando lei arrivava esclamava: "eccola, arriva Eleonora Duse",
mentre Franco Zeffirelli era gentile e la incoraggiava. C'è poi
l'incontro con Cesare Romiti che "resta uno dei pochissimi
personaggi
straordinari che ho conosciuto nel mio tempo. Straordinario,
inquietante, irripetibile" dice nel libro che ci lascia questi
ricordi che sono come degli "acquerelli, delle spennellate
incagliate nella memoria" come ne parla Sandra Milo. (ANSA).
La strega bambina, esce 'il libro dei sogni' di Sandra Milo
Postumo il 21 maggio per Piemme