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Luciano Canfora racconta Lucrezio

La vita dell'autore del De rerum natura è avvolta nel mistero

Redazione Ansa

LUCIANO CANFORA, VITA DI LUCREZIO (SELLERIO, PP. 368, EURO 15)

San Girolamo tramandò che Lucrezio divenne folle a causa di un filtro d'amore e che si uccise a 44 anni. Del poeta e filosofo romano Lucrezio, autore del De Rerum Natura, si hanno poche notizie. Luciano Canfora, nel saggio Vita di Lucrezio, rimette a posto i pezzi di una biografia avvolta nel mistero. Il volume, uscito già nel 1993, è ora riproposto da Sellerio in una nuova edizione, nella collana Il divano. Lucrezio, contemporaneo di Cesare e Cicerone, frequentò i più noti letterati del tempo. Il suo capolavoro, il poema De rerum natura, è testimonianza della filosofia epicurea e di una visione scientifica del mondo. Lucrezio, spiega Canfora nel libro, era un intellettuale scomodo; attaccava "la pulsione imperialistica" e "disturbava col suo radicalismo, nella Roma augustea", dava fastidio "il suo sarcasmo verso gli oggetti di culto della restaurazione religiosa voluta da Augusto". Prendeva di mira le pratiche di culto e scriveva che "non costituisce sentimento religioso farsi vedere, apparire in pubblico, sovente col capo coperto da un velo, ovvero fare la riverenza ad un sasso e accostarsi a tutti gli altari possibili o prostrarsi per terra". Criticava il "dominio imperiale" e affermava che "è di gran lunga meglio obbedire tranquillamente piuttosto che voler sottomettere il mondo al proprio impero e impadronirsi del potere supremo".

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