MIMMO NUNNARI, 'DEMOCRISTIANI' (Luigi Pellegrini editore, pagine 287, euro 18). C'era una volta la Democrazia Cristiana, il partito che ha dominato la scena politica italiana per cinquant'anni e di cui secondo recenti sondaggi buona parte degli elettori italiani ha nostalgia .
Ricostruendo dalle origini la storia della forza politica di ispirazione cattolica, l'autore nel libro rivela episodi finora rimasti sconosciuti, come l'ipotesi che Riccardo Misasi, democristiano della sinistra di base, all'epoca presidente della commissione Giustizia della Camera, si offrisse come ostaggio alle Brigate rosse al posto di Moro.
Nella prefazione, Castagnetti, con riferimento alla fine per taluni aspetti drammatica della Dc, rammenta le parole dell'ultimo segretario, Mino Martinazzoli: "Continuo a essere convinto che anche se io non lo vedrò, tornerà un tempo meno inclemente per questo seme della nostra storia". Nunnari chiude con due domande: la Dc si poteva salvare? Ed è morta per sempre? E affida il compito della risposta a un leader che non c'è più, Ciriaco De Mita, che nel 1997, rispondendo ad un giornalista che lo intervistava, disse: "Non so se la Dc è morta. Certo come partito, con riferimento a molte cose negative, è finito e, si potrebbe dire, meno male che è finito. Però, io so che la Dc non è stata solo una storia di errori ma anche un'esperienza culturale straordinaria; so anche che essa rimane". (ANSA).
C'era una volta la Democrazia Cristiana
Nel volume di Nunnari storia, con inediti, della "balena bianca"