(ANSA) - ROMA, 18 OTT - MARCO PATRICELLI, L'OMBRA DEL DUCE
(SOLFERINO, PP. 272, EURO 18) 'L'ombra del Duce' di Marco
Patricelli, edito da Solferino, illustra il rapporto tra Edvige
Mussolini e suo fratello Benito. I due erano molti legati, lei
era più piccola ma aveva un atteggiamento da "chioccia
protettiva" anche nei confronti della nipote Edda. Edvige si
trasferisce a Roma nel '32, si stabilisce "vicino ai fuochi
della fucina politica", conosce "autorità ecclesiastiche di alto
livello anche nelle sfere vaticane". Con la cognata Rachele non
va d'accordo, ma esercita un forte ascendente sul Duce: "per lei
diventerà una vera e propria professione quella di fare da
tramite con Benito, e per il fratello diventerà proverbiale la
cartellina gialla dove lei raccoglie ogni genere di richiesta e
di supplica, sapendo che Benito l'accontenterà". Tutti, infatti,
si rivolgevano a lei per avvicinare il Duce:"chiunque abbia
bisogno di qualcosa si rivolgerà direttamente a lei per
ottenerne i favori, le raccomandazioni, i piccoli privilegi, le
eccezioni alle regole e i vantaggi di poter arrivare più in alto
di tutti operando di sponda". Il saggio, inoltre, mette a
confronto Edvige con la sorella di un altro dittatore: Paula
Hitler. Edvige Mussolini e Paula Hitler non si conosceranno mai
e ignoreranno tutto l'una dell'altra. "Paula è ultimogenita come
Edvige, e come lei è l'unica femmina". Paula e Adolf, però, non
vanno d'accordo:"Paula avrà col fratello un rapporto contorto,
senza confronto, senza affetto. Quasi un non-rapporto", i due
dittatori "sono caratterialmente agli antipodi sulla natura e
sulla gestione degli affetti familiari". Se Edvige è presente
nella vita del fratello, Paula è esclusa dagli affari di Adolf
Hitler, è "compressa, isolata, ignorata" e affermava di aver
avuto fin da piccola parecchi motivi per odiare Adolf "perché la
mamma lo viziava a mie spese". Edvige aveva "un aspetto
matronale" e Benito "non si farà scrupolo di chiamarla
confidenzialmente Edvigiona". Dice Mussolini all'amante
Claretta:"Mia sorella, l'Edvigiona, che pesa tanti chili, è
sempre più pazza e mi porta un mucchio di suppliche, poveretta,
è tanto cara, le voglio molto bene". Tra Claretta Petacci ed
Edvige si instaurerà "una tipica e acre gelosia femminile di
competizione e predominio sull'uomo più potente d'Italia, l'una
per legami di sangue l'altra per virtù di letto". Edvige morì a
Roma nel 1952, le sue memorie furono raccolte e trascritte da
Rosetta Ricci Crisolini, uscite nel '57, sono state ripubblicate
nel 2023 per Gingko Edizioni. (ANSA).
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