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La rinascita dopo l'ictus in un libro di Raffaele Guadagno

'Terremoto' che fa 'scoprire forze nascoste' spiega l'autore

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 04 DIC - Esplora "la fragilità della vita e la forza necessaria per rinascere" dopo un ictus che "è stato un terremoto" nella sua esistenza, "capace di spazzare via ogni certezza", "Tempo, col mio amante stronzo", il nuovo romanzo di Raffaele Guadagno edito da Nino Bozzi editore. Disponibile in libreria e negli store digitali. "Ma è proprio nei momenti di crisi che scopriamo forze nascoste, risorse interiori che non avremmo mai immaginato di avere" sottolinea l'autore.
    Attraverso un percorso "doloroso ma ricco di speranza", l'autore accompagna il lettore in un viaggio che "tocca l'anima - si sottolinea nella presentazione -, affrontando le sfide della vita e il coraggio di andare avanti". Il libro si rivolge a chiunque abbia vissuto un grande cambiamento e a coloro che cercano una riflessione profonda sull'equilibrio tra fragilità personale e forza collettiva.
    "La vita ci mette di fronte a sfide inaspettate che, all'inizio, sembrano insormontabili" spiega l'autore.
    "Attraverso il dolore e la paura - ha spiegato -, ho imparato a vedere la bellezza dei piccoli progressi: il primo movimento, il primo sorriso dopo giorni di silenzio, la prima parola dopo mesi, il primo pensiero di gratitudine. Ho scoperto che la vita, anche nelle sue forme più fragili, è incredibilmente preziosa e degna di essere vissuta. Anche nei momenti più difficili, dentro di noi esiste una scintilla che vuole andare avanti. La vicinanza di chi ci ama, mia moglie Valeria, mia figlia Matilde sono state la leva che fa la differenza. Attraverso il mio viaggio, ho imparato che ogni vita ha la capacità di risollevarsi, indipendentemente da quanto sembri spezzata.
    L'ictus mi ha tolto molto, ma mi ha anche regalato una nuova prospettiva: quella di apprezzare il presente, coltivare la gratitudine e amare in modo più profondo".
    Raffaele Guadagno è nato nel 1964 a Santa Maria a Vico (Caserta) e risiede a Todi. E' attualmente presidente di Alice Biella, un'associazione nazionale che si occupa di persone colpite da ictus, una causa che sostiene con grande impegno, essendo egli stesso "un sopravvissuto". Nel marzo 2018, insieme a Alvaro Fiorucci, ha pubblicato il suo primo libro, Il Divo e il giornalista. Giulio Andreotti e l'omicidio di Carmine Pecorelli: frammenti di un processo dimenticato (Morlacchi, 2018). (ANSA).
   

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