Dal cibo alla politica, ai corpi, all'insegnamento, alla vita a Roma e a Torino. E' un Alessandro Baricco a tutto tondo quello lo scrittore che ha dialogato con il giornalista Matteo Caccia, per la prima volta in pubblico dopo il secondo intervento al midollo fatto ad agosto per una grave forma di leucemia che lo ha colpito.
L'evento, alla libreria Feltrinelli in via Appia a Roma è la seconda tappa di Wild Baricco Live, il podcast pubblicato dal sito Il Post lo scorso 8 dicembre. "Faccio la vita che mi piace - ha detto alla fine della conversazione il 65enne Baricco - nei limiti di quello che il mio corpo mi consente di fare in questo momento, faccio veramente in questo momento la vita che mi piace fare. Sono un uomo molto fortunato, molto privilegiato e molto felice". L'inizio è sul cibo e su come la malattia lo cambia.
"Quando ti bersagliano di medicine il gusto va un po' a ramengo e succede una cosa picassiana: ti butti sul ragù e senti il sapore del carciofo, ma non c'è carciofo. Ci sono dei cibi che vengono coperti da un sapore amarissimo e altri invece hanno il loro gusto esatto. Quindi in questo momento io mi avvento su un'amatriciana, sento un'altra cosa, magari melanzane alla parmigiana. Però tutto sempre macchiato da qualcosa di un pochino sgradevole", ha svelato. Ma la sua educazione al cibo, quella di una famiglia borghese piemontese (Baricco è di Torino), è sempre stata molto sobria: "La sera mangiavamo un uomo sodo o il semolino, andavamo pochissimo a mangiare fuori. I miei figli hanno provato il giapponese a tre anni, è un mondo completamente cambiato". Il rapporto con i figli è una parte importante della conversazione, il figlio di 22 anni e quello di 17 e le loro diverse visioni del futuro. "Non sono preoccupato per i figli, sono molto più preoccupati loro per questo pianeta, anzi sono io che cerco di essere costruttivo ottimista, insomma anni '90. Certo quando il più grande ragiona sul mondo che gli abbiamo consegnato, fa male". Lo scrittore ha parlato della sua esperienza negli Usa per la promozione del suo romanzo Seta e degli incontri con il mondo della letteratura americano e del suo rapporto problematico con la tv dove "è tutto falso in tv mentre io cercavo di essere autentico"(Baricco ha condotto due programmi su Rai 3 Pickwick e L'amore è un dardo, ndr). Infine il rapporto con la città di Roma, dove lo scrittore torinese, ha vissuto per dieci anni prima di tornare dalle sue parti: "Sembrava di tornare in un monastero, era tutto così pulito e ordinato ma il periodo nella capitale è stato bellissimo".
Baricco, che si è sposato il 16 dicembre a Moncalieri con la pianista Gloria Campaner, ha in libreria dal 7 novembre il nuovo romanzo, il western Abel (Feltrinelli).
Baricco dopo la malattia, "Faccio la vita che mi piace"
Lo scrittore torinese, neo sposo, parla di cibo, vita, ambiente