TORCUATO LUCA DE TENA, LE LINEE STORTE DI DIO (Vallecchi Firenze, pp.448, 20 euro; traduzione Ariase Barretta)
Alicia, un investigatore privato, entra in un ospedale psichiatrico simulando la paranoia, al fine di raccogliere prove per il caso su cui sta lavorando: quello che sarà costretta a vivere durante la reclusione supera le più folli e oscure fantasie.
Il libro, scritto nel 1979, ha il pregio di trascinare il lettore in una storia appassionante, dalla trama solida e piena di indizi intrecciati con sorprendente maestria, nella quale la protagonista, posta faccia a faccia con la malattia mentale, diventa da detective a sospettata.
L'autore madrileno, nato nel 1923 e scomparso nel 1999, nipote del fondatore della rivista Blanco y Negro, creata nel 1891, del quotidiano ABC (1903) e della società Prensa Española (1909), dedicò la sua vita al giornalismo (fu corrispondente da Londra durante la Seconda Guerra Mondiale) e alla carriera letteraria, per la quale ottenne diversi riconoscimenti (come il Premio Nazionale per la Letteratura nel 1955, il Premio Fastenrath della Royal Spanish Academy nel 1969 e il Premio Planeta). Il film, che riprende perfettamente le atmosfere inquietanti e paranoiche del libro da cui è tratto, è interpretato da Bárbara Lennie, Eduard Fernández, Loreto Mauleón ed è diretto da Oriol Paulo.