(ANSA) - BARI, 03 OTT - Sbarca in anteprima al Prix Italia
l'avventura del più importante e indefinibile degli scrittori
italiani del Novecento narrata nel documentario Lo scrittore
sugli alberi - Italo Calvino a cent'anni dalla nascita,
anteprima di stagione al Teatro Comunale Piccinni di Bari,
introdotta da una lettura del grande scrittore con Neri Marcorè.
Il documentario, scritto e diretto da Duccio Chiarini e
coprodotto da Rai Documentari e Arte, ne rilegge il percorso
artistico attraverso una delle sue opere più note, "Il Barone
Rampante".
Nel 1957 viene pubblicato il romanzo, destinato a diventare
un classico della letteratura italiana, in cui si racconta di
come un giorno d'estate un giovane barone di nome Cosimo
Piovasco di Rondò, dopo una lite col padre che lo voleva
costringere a mangiare un piatto di lumache, sale su un albero e
decide che non scenderà mai più. Lo stesso anno Italo Calvino,
autore de "Il Barone Rampante", dopo aver visto i carrarmati
russi reprimere nel sangue la pacifica insurrezione di Budapest,
restituisce la tessera del Partito Comunista Italiano in cui
militava dal 1944. Come Cosimo di Rondò, nemmeno Italo scenderà
più da quei rami, dai quali però continuerà ad osservare il
mondo e a raccontarlo.
Questo documentario utilizza il libro forse più simbolico di
Italo Calvino come un prisma attraverso cui ricostruire il
rapporto tra l'opera dell'autore e i contesti storici e politici
che ha attraversato, nella costante ricerca della giusta
distanza dalle cose del mondo. Sarà lo stesso autore a guidarci
nell'esplorazione della propria avventura attraverso le
interviste d'archivio, dialogando nel presente con la voce
speciale e privata della figlia Giovanna e con quelle di artisti
e intellettuali contemporanei, che rifletteranno sul lascito
profondo di Calvino. La scommessa del film è di offrire un nuovo
sguardo sul più conosciuto autore del Novecento, anche grazie a
inediti filmati, foto e lettere autografe concessi in esclusiva
dalla figlia Giovanna, in particolare per quanto riguarda la
formazione del suo immaginario, l'esperienza partigiana prima e
la militanza nel Pci poi, il rapporto creativo con città come
Parigi e New York, il rapporto con l'osservazione scientifica
nell'ultima parte della vita. Sulla lapide di Cosimo Piovasco di
Rondò fu scritto: "Visse sugli alberi - amò sempre la terra -
salì in cielo". Ed è la migliore sintesi possibile della storia
di Italo Calvino.
Tra gli intervistati: Giovanna Calvino, Ernesto Ferrero,
Marie Fabre, Stefano Bollani, Letizia Modena, Mario Barenghi.
(ANSA).
Al Prix Italia Italo Calvino a 100 anni dalla nascita
Il documentario scritto e diretto da Duccio Chiarini