(ANSA) - ROMA, 12 SET - Il Roma Storia Festival ha una
fortuna. È quella di "parlare di storia dentro la storia": così
la pensa Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di
Commercio di Roma, che si occupa della promozione e
organizzazione dell'evento.
Un viaggio che partirà il 19 a piazza della Pietra, dove
Francesca Cenerini terrà una lezione su 'Messalina, meretrix
augusta'. Poi, la Roma repubblicana raccontata da Maurizio
Viroli e, in serata, il momento di Alessandro Barbero, che
parlerà de 'L'Anonimo Romano di Cola di Rienzo'.
Tra i tanti protagonisti degli incontri - tutti gratuiti e
aperti al pubblico fino a esaurimento posti - anche Costantino
D'Orazio e il suo 'Caravaggio, genio ribelle', Michela Ponzani
con 'Le ragazze di Porta San Paolo', Luciano Canfora su
'Cornelia e Sempronia'. Parteciperà anche Benedetta Tobagi, il
cui intervento si intitola 'Nero di Roma'. Paolo Di Paolo
offrirà un punto di vista letterario con una lezione su Moravia,
Pasolini e Gadda, mentre Andrea Giardina si dedicherà ai
trasteverini 'eredi degli antichi romani'.
Tra le lezioni più attese, quella di Alberto Crespi sul
rapporto tra Gigi Proietti e la sua città. E, chiaramente, la
proposta di Massimo Montanari, che parlerà di 'Cacio e pepe.
Anatomia di una ricetta'. "Anche la pasta attirerà - scherza il
sindaco di Roma, Roberto Gualtieri - e sarà un punto di
osservazione che porterà assai più lontano di quanto si possa
immaginare".
A chiudere il festival un altro intervento 'pop'. È la
lezione di Seneca (spiegata da Vito Mancuso) su 'Perché la
stupidità ci domina così tenacemente'.
Tra gli appuntamenti, il 20 un dibattito tra due gruppi di
studenti dei licei 'Plinio Seniore' e 'Luciano Manara' di Roma,
che difenderanno due tesi contrapposte sul 'civis Romanus come
esempio di virtù'. (ANSA).
Riparte il Roma Storia Festival con lezioni in piazza e non solo
Dal 19 al 22 settembre, il tema è 'il carattere dei romani'