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Anche a tre detenuti il premio letterario Città di Castello

Istituita la nuova sezione speciale Destinazione altrove

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTA' DI CASTELLO (PERUGIA), 26 OTT - La scrittura sempre più veicolo di inclusione ha caratterizzato la 18/a edizione del premio letterario "Città di Castello" ideato e organizzato dall'associazione culturale "Tracciati virtuali" e dalla società Dante Alighieri, con il sostegno e patrocinio del Comune, della Regione e Provincia di Perugia. Alla cerimonia di premiazione sono intervenuti i 35 finalisti provenienti da Italia e dall'estero.
    Sono stati premiati anche tre reclusi nelle carceri italiane, che si sono aggiudicati i riconoscimenti della nuova sezione speciale, "Destinazione altrove. La scrittura come esplorazione di mondi senza tempo" nella quale sono state iscritte opere (poesie e racconti brevi) provenienti da 22 istituti penitenziari. Il primo classificato - riferisce il Comune di Città di Castello - è risultato un recluso a Roma-Rebibbia con il racconto autobiografico "Le cose come sono"; secondo è risultato, un detenuto di Firenze "Gozzini" di Firenze, con il testo poetico, "L'infernale Commedia"; terza una reclusa nella casa circondariale di Latina con la poesia, "A mia madre".
    "Si tratta di un ulteriore e significativo passo in avanti dell'amministrazione penitenziaria che sta procedendo con forte impegno a offrire ai detenuti in esecuzione della pena occasioni di rafforzamento educativo", ha dichiarato il capo del Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria, Giovanni Russo, nel corso della cerimonia di premiazione. "Iniziative come questa - ha aggiunto - danno una spinta molto importante per far sì che in questo mandato rieducativo che la Costituzione ci impone il detenuto possa finalmente non solo sentirsi ma essere effettivamente una persona diversa". La vicepresidente del Senato, Anna Rossomando, ha quindi sottolineato come, "iniziative come questa sono una grande opportunità di crescita culturale".
    Il procuratore generale di Perugia, Sergio Sottani, ha puntato l'attenzione "sull'importanza dello svolgimento di attività sportive e letterarie, oltre che più in generale, culturali per la finalità rieducativa della pena".
    Per la sezione speciale sono intervenuti in video-conferenza, la senatrice, Giulia Bongiorno, presidente della Commissione Giustizia del Senato, che ha parlato di un progetto "dove tutti i partecipanti sono da considerarsi vincitori, perché l'impegno artistico in uno stato della loro vita così complesso è da apprezzare".
    Il senatore, Walter Verini, ha sottolineato che "le carceri italiane sono in una situazione drammatica: suicidi, sovraffollamento, mancanza di personale, di formazione e lavoro.
    Non sono da Paese civile". "Occorrerebbero - ha aggiunto - interventi radicali, che purtroppo non si fanno. Poi ci sono iniziative come questa, che rappresentano un segnale, un seme di grande valore, di speranza. Dare voce e visibilità, con la poesia, con gli scritti, a persone che scontano una pena perché hanno sbagliato vuol dire che si crede nella possibilità di recupero".
    Il sindaco di Città di Castello, ha ribadito "l'importanza del premio letterario che porta il nome della città". (ANSA).
   

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