(ANSA) - ROMA, 10 GIU - Le misteriose relazioni tra la medicina e le diverse espressioni dell'arte non erano sfuggite agli antichi greci, che consideravano Apollo allo stesso tempo dio della medicina e delle arti. Il più paradigmatico esempio di medico-scrittore, Anton Cechov, ha dato forse la migliore definizione di questo rapporto: "La Medicina è la mia sposa, ma il vero amore lo faccio con la Letteratura".
Esce il 10 giugno, nella collana Fiamme di Giulio Perrone Editore (144 pagine, 15 euro), il romanzo La musica perduta, di Antonio Mistretta, autore che può far parte a pieno diritto della nutrita serie di medici-scrittori: si occupa di comunicazione scientifica presso l'Istituto Superiore di Sanità, dove è stato componente del gruppo di comunicazione sul COVID-19, è Professore di Igiene presso l'Università di Catania e ha al suo attivo, fra l'altro, la pubblicazione nel 1997 di "Pelle di corallo", per i tipi di Marsilio.
Quale legame unisce Francesco Milauro, giovane pianista salentino di grande talento, il celebre compositore d'opera Vincenzo Bellini, vissuto all'inizio del XIX secolo, e una ricercatrice che ha gli occhi occhi color del cognac sul fondo di un bicchiere e si chiama Zaira, come un'opera belliniana? Solo il ritrovamento casuale di una lettera di Madame Olympe, vedova di Gioachino Rossini, in cui la donna fa riferimento ad alcuni importanti inediti musicali di Bellini, o c'è dell'altro? Come in un pentagramma la protagonista principale di queste pagine è proprio la Musica, non solo quella perduta, insieme alla città di Parigi ed alla Sicilia, per le cui strade i due protagonisti si muovono.
Coprotagonisti della storia sono una signorina minuscola dalla bocca piena di denti, una fidanzata scienziata che si crede la rincarnazione di Madame Curie, un musicologo ascetico, un grande direttore d'orchestra e un collezionista miliardario misantropo e gay, proprietario della più inaccessibile dimora parigina.
Cercando una sinfonia andata perduta, Francesco e Zaira troveranno qualcosa di più, e forse non solo loro.
La musica perduta è una storia in cui tutto sembra una coincidenza e nulla in realtà lo è, ed è un'occasione per conoscere la vita di Vincenzo Bellini, un compositore celebre ma che in realtà poco noto. Un libro per chi ama la musica classica, l'opera, Parigi, la Sicilia e il Salento, con una scrittura insieme asciutta, lirica e ironica. (ANSA).
La musica perduta, un romanzo su arte, amore e scienza
Di Antonio Mistretta attorno ad un inedito di Bellini