(ANSA) - ROMA, 20 GEN - REGIS JAUFFRET, 1889. LA NASCITA DI
ADOLF HITLER (Edizioni Clichy, pp.
Dei nove mesi di gestazione, Jauffret racconta anche il
difficile contesto familiare, caratterizzato da violenza,
chiusura, durezza, soffocante religiosità e gretto maschilismo.
Ma nel libro la finzione letteraria permette all'autore di
addentrarsi con coraggio, audacia ed efficacia narrativa
nell'abisso del male più assoluto, inondando le pagine con un
fiume di parole e di immagini che invadono la mente della madre
e che lei trascrive benché le risultino quasi del tutto
incomprensibili. Immagini e parole trasmesse alla sua coscienza
dalla temibile creatura che ha nel ventre, e che prevedono e
descrivono la ferocia e i crimini che quel feto, una volta
diventato uomo, commetterà ai danni dell'intera umanità. (ANSA).
Un libro per il Giorno della memoria: Jauffret, la nascita di Hitler
In prima edizione mondiale, la storia di una gravidanza fatale
