(ANSA) - ROMA, 14 MAR - ARMONÍA SOMERS, 'LA DONNA NUDA'
(VENTANAS, PP. 140, EURO 14)
La letteratura latinoamericana è ricca di voci uniche e
originali. Molte scrittrici sono state riscoperte recentemente,
tra queste, per esempio, Amparo Dávila, regina del racconto e
del brivido. Armonía Somers è anche lei un'autrice di culto e
negli ultimi anni si è registrato un rinnovato interesse per la
sua produzione. Uruguaiana, nata nel 1914 a Pando, è morta nel
1994 a Montevideo. 'La donna nuda', il suo primo romanzo,
pubblicato nel 1950, all'epoca destò scandalo. Dato il contenuto
erotico e feroce, i critici faticarono a credere che fosse opera
di una donna. Somers è fuori da ogni schema, una personalità
letteraria controversa che non si lascia catalogare in un genere
predefinito. La sua scrittura è complessa, difficile da
tradurre, piena di ironia tagliente. È stata paragonata a Djuna
Barnes, Clarice Lispector, Leonora Carrington. Le storie della
Somers sono apprezzate da giovani autrici come la statunitense
Carmen Maria Machado che ha definito 'La donna nuda' 'un libro
surreale e da incubo sulla lotta delle donne per l'autonomia e
su come quella lotta sia (sempre, inevitabilmente) accolta con
violenza'.
'La donna nuda' - ora pubblicato per la prima volta in Italia
dalla neonata casa editrice 'Ventanas' - è un racconto altamente
surreale, brutale, onirico; sconvolge e resta nella pelle del
lettore. Al centro una tale Rebeca, trentenne, che nel giorno
del compleanno si taglia la testa e la posa su un piedistallo.
Dopo ci ripensa. La mette di nuovo sul collo e inizia a vagare
nel bosco, senza vestiti addosso, capelli al vento. Dandosi nomi
nuovi e rendendo nebulosa la sua identità. Un intero paese
armato di mazze e forconi si metterà sulle sue tracce. Come
tutti i grandi scrittori, Somers non dà risposte ma trascina in
un turbine di domande. (ANSA).
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