ANDRÉS NEUMAN, 'OMBELICALE' (EINAUDI, PP. 128, EURO 15)
Andrés Neuman, classe '77, è uno dei maggiori scrittori della sua generazione, pluripremiato, i suoi libri sono tradotti in più di venti lingue. Argentino, vive da tempo in Spagna. 'Ombelicale', pubblicato da Einaudi, è un'opera colma di tenerezza. Neuman si mette a nudo, dà voce alle emozioni più profonde. Sta per diventare genitore e lo racconta. Il libro è dedicato al figlio Telmo che, scrive Neuman, 'mi ha dato alla luce', e 'a Erika che della luce è artigiana'. Un'opera personale che parla di affetti, famiglia; del miracolo della vita. Per raggiungere le corde profonde dell'anima, Neuman adotta una prosa lirica, frammentata. In una manciata di pagine, con una scrittura evocativa ordinata in micro capitoli ridotti all'osso, Neuman narra la gioia e l'attesa; dialoga con il piccolo e lo immagina espandersi nel ventre materno. Lo osserva estasiato: 'risplendi quando ti attacchi al seno, pieno di una luce per metà presa in prestito a forze che ti includono. La tua pelle via via si brunisce sotto l'oscurità e, stella lattea, diventi una macchia in cielo'. Neuman si riscopre lui stesso bambino e con occhi che esplorano si stupisce alla pari di un neonato, mai sazio di scoperte. Descrive situazioni del quotidiano e le ammanta di magia. Resta a bocca aperta alla vista del bimbo addormentato stretto al giocattolo del cuore; 'Ombelicale' è l'ode di un padre legato indissolubilmente al figlio: 'la tua pelle sa di limone non spremuto e di latte sottinteso, una dolcezza precedente alla scuola della bocca'.
'Ombelicale': parole autentiche, senza filtro. Una lettura per tutti ma soprattutto per chi è in procinto di diventare padre.
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